In un contesto economico segnato dalle tensioni commerciali imposte dall’amministrazione Trump, Amazon sta esercitando una crescente pressione sui propri fornitori per proteggere i propri margini. Il colosso dell’e-commerce ha avviato una serie di richieste di sconti significativi, in alcuni casi a doppia cifra, su un’ampia gamma di prodotti che spaziano dagli articoli per la casa all’elettronica di consumo. Ecco i dettagli e la possibile strategia operativa sul titolo.
Amazon: la strategia per limitare i danni dei dazi di Trump
Secondo quanto riportato dal Financial Times, tre consulenti che rappresentano marchi e fornitori hanno confermato che Amazon è diventata particolarmente “aggressiva” nei confronti di chi importa dalla Cina. Questo cambiamento è arrivato dopo l’introduzione di tariffe fino al 145% sulle importazioni da parte della Casa Bianca. Ma anche i fornitori non coinvolti direttamente con la Cina si trovano sotto pressione.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs, l’aumento dei costi legato alle tensioni commerciali potrebbe ridurre i profitti operativi di Amazon tra i 5 e i 10 miliardi di dollari quest’anno, pari a un impatto del 6-12%. In risposta, l’azienda ha dichiarato di voler collaborare con i propri partner commerciali per adattarsi alla nuova situazione mantenendo prezzi competitivi per i clienti.
Alcuni analisti e fornitori hanno rivelato che Amazon ha anticipato le spedizioni in vista di un aumento delle tariffe e ha ridotto drasticamente le importazioni dirette dalla Cina, preferendo acquistare prodotti già presenti in magazzini statunitensi.
In aggiunta, l’azienda ha comunicato ai produttori che sarebbe disposta ad assorbire parte dei costi sulle importazioni non cinesi – dove le tariffe sono al 10% – ma solo a fronte di margini fissi garantiti. Ciò implica che, in caso di ribasso del prezzo al dettaglio, a pagarne il prezzo saranno i fornitori.
Gli investitori attendono la trimestrale e il Prime Day
Il mercato attende ora con attenzione i risultati del primo trimestre, in uscita giovedì, e le previsioni per i mesi successivi. Le azioni di Amazon hanno già perso il 15% circa dall’inizio dell’anno. Uno degli appuntamenti chiave sarà il “Prime Day”, evento promozionale di 48 ore previsto per luglio e ottobre.
Secondo Adobe Analytics, l’edizione estiva dello scorso anno ha generato vendite per 14,2 miliardi di dollari. Tuttavia, gli sconti dell’edizione 2025 potrebbero essere meno generosi a causa delle pressioni sui margini. Vediamo ora la possibile strategia operativa.
Azioni Amazon: analisi tecnica e strategie operative

Le azioni Amazon rimangono orientate al ribasso nel medio periodo, in particolare dai massimi registrati a inizio febbraio in area 240 dollari. Nel breve periodo, grazie al rimbalzo registrato nelle ultime sedute, i prezzi hanno violato al rialzo la linea di tendenza che collega i massimi segnati a febbraio e marzo 2025, mutando il quadro a favore dei compratori.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali considerati mostrano una potenziale fase di lateralità fino a metà maggio, seguita da una possibile ripartenza al rialzo che potrebbe estendersi almeno fino a metà settembre.


A livello operativo quindi, si potrebbero valutare strategie rialziste da area 180 dollari. In tal caso il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto in area 195-200 dollari. Superata questa resistenza, il successivo target potrebbe essere posto in area 216 dollari.
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