Google di Alphabet ha comunicato ai fornitori di iniziare a produrre i suoi smartphone Pixel in India non prima del prossimo trimestre, come parte del suo piano di spedire più di 10 milioni di telefoni Pixel nel 2024, ha riferito il quotidiano Nikkei.
Google inizierà a produrre smartphone in India e il suo Pixel 8 sarà disponibile nel 2024, ha affermato lo scorso ottobre, concentrandosi maggiormente su un mercato chiave in crescita. La mossa aiuterà anche a diversificare la sua catena di approvvigionamento dalla Cina.
Il gigante tecnologico preparerà le linee di produzione per i suoi smartphone Pixel 8 Pro di fascia alta nelle prossime settimane e inizierà a produrre i telefoni nel trimestre aprile-giugno, ha aggiunto il rapporto di Nikkei, citando diverse fonti.
Non è stato indicato il numero di smartphone che Google intende produrre in India né se questi saranno destinati alla vendita nel Paese o all'esportazione. Ci sono diversi hub emergenti per la produzione di smartphone in India, grazie ad aziende come Apple, Samsung, Oppo e Xiaomi che hanno portato molti fornitori di assemblaggi e componenti in India negli ultimi anni.
Mentre la produzione di Pixel in India inizierà con un piccolo volume, la scelta della big cap USA segna un cambiamento cruciale nella strategia della catena di approvvigionamento, che ha già avuto fornitori che fanno i suoi telefoni in Vietnam per anni, nel mezzo di una crescente guerra tecnologica tra USA e Cina. In precedenza, la maggior parte dei telefoni Pixel di Google erano prodotti in Cina. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Alphabet (Google): analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Alphabet è impostato al rialzo a Wall Street, in particolare dai minimi registrati a fine ottobre 2023 in area 120 dollari, anche se – da fine gennaio scorso – i prezzi rimangono all’interno di una fase lateral-ribassista.
Martedì i prezzi hanno reagito positivamente dopo il test della linea di tendenza ascendente che collega i minimi segnati il 27 ottobre e 2 febbraio, difendendo l’impostazione generale al rialzo. La struttura tecnica farebbe dunque privilegiare strategie di stampo long in linea con il trend dominante.
Guardando la stagionalità tuttavia - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati vedono una potenziale fase di debolezza fino a metà marzo, prima di una nuova potenziale sostenuta ripartenza al rialzo.
Eventuali posizioni long intraprese dal supporto orizzontale a 143 dollari potrebbero avere come primo obiettivo la resistenza a 150 dollari, mentre un target più ambizioso potrebbe essere localizzato in prossimità dei massimi segnati a fine gennaio in zona 155 dollari.
Il quadro tecnico muterebbe a favore dei venditori con la violazione del livello dinamico evidenziato precedentemente, in questo caso i corsi potrebbero andare a testare l’area di concentrazione di domanda compresa tra i 131 e i 129 dollari.