Google ha lanciato la nuova serie di smartphone Pixel 10, con l’intelligenza artificiale Gemini come protagonista assoluta. L’azienda punta a rafforzare la sua posizione nel mercato mobile sfruttando le proprie tecnologie AI, mentre Apple si prepara al debutto dei nuovi iPhone a settembre.
La gamma comprende più modelli: Pixel 10 da 799 dollari, Pixel 10 Pro da 999 dollari, Pixel 10 Pro XL con display più ampio e 256GB di memoria base a 1.199 dollari, e il pieghevole Pixel 10 Pro Fold a partire da 1.799 dollari.
Pixel 10: funzioni AI di nuova generazione
Tra le novità spicca Magic Cue, un assistente che anticipa le necessità dell’utente, mostrando ad esempio i dettagli di un volo non appena si compone il numero della compagnia aerea. Altra novità è Gemini Live, che permette un’interazione in tempo reale con ciò che appare sullo schermo grazie alle capacità visive dell’AI.
Sul fronte fotografico debutta Camera Coach, che descrive la scena, suggerisce inquadrature e combina più scatti in un’unica foto in cui “tutti vengono bene”. Il modello Fold vanta il display interno più grande del settore (8 pollici), protetto da due strati antiurto e da una nuova cerniera “high-strength” progettata per resistere oltre 10 anni di utilizzo. Supporta la modalità split screen, utile per affiancare due app, come voli e hotel durante la pianificazione di un viaggio.
Google a caccia di utenti Apple?
I Pixel, seppur con quote di mercato ancora limitate, consentono a Google di mostrare al pubblico le funzionalità Android più avanzate senza intermediari. Inoltre, i modelli Pro includono un anno gratuito del piano Google AI Pro (valore 19 dollari/mese), con accesso prioritario a servizi come NotebookLM e Veo 3.
Secondo gli analisti, l’AI non è ancora il principale motore delle vendite di smartphone, ma la strategia di Google potrebbe erodere nel tempo la base utenti Apple, soprattutto grazie alla superiorità percepita di Gemini rispetto ad Apple Intelligence e ai ritardi nell’evoluzione di Siri. Vediamo ora il quadro grafico e la possibile strategia operativa.
Azioni Alphabet (Google): analisi tecnica e strategie operative

Le azioni Alphabet rimangono impostate al rialzo dai minimi segnati ad aprile in area 142 dollari. Nelle ultime sedute di prezzi hanno dato vita a un movimento correttivo dopo aver sfiorato la resistenza statica a 208,8 dollari, massimi di febbraio 2025. Un eventuale proseguimento del ribasso potrebbe favorire l’implementazione di strategie long in linea con il trend dominante.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase di debolezza fino alla fine della prima decade di ottobre, seguita da un movimento rialzista che potrebbe estendersi fino alla fine della prima decade di novembre.


A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da area 190 dollari. In tal caso, il primo obiettivo di breve termine potrebbe essere posto in area 203 dollari, mentre un target più ambizioso in area 208-209 dollari. Il quadro di breve periodo rimarrà orientato al rialzo finché verrà difeso il supporto statico a 181,50 dollari.
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