Si avvicina il test dei conti per Alphabet, la holding che controlla Google, che domani sera - dopo la chiusura di Wall Street – comunicherà i risultati dell’ultimo trimestre. La big tech dovrebbe rivelare un utile trimestrale di 1,51 dollari per azione, in aumento del 27,4% rispetto al periodo precedente.
Gli analisti prevedono un fatturato di 78,60 miliardi di dollari, con un aumento di circa il 12,6% rispetto all'anno precedente. I ricavi generati da Google Cloud dovrebbero attestarsi a 9,25 miliardi di dollari (+24,1% su base annua). La stima di consenso per i ricavi dagli annunci YouTube è di 7,71 miliardi di dollari. Le attese suggeriscono una variazione del +15,1% anno su anno.
I ricavi da pubblicità su Google raggiungeranno i 60,18 miliardi di dollari (+10,3% rispetto al trimestre precedente), mentre quelli da “ricerca Google e altro” sono visti a 44,73 miliardi di dollari (+10,8% su base annua).
L'attuale rating medio degli analisti sulle azioni è "buy" e la ripartizione delle raccomandazioni è 44 "strong buy" o "buy", 10 "hold" e nessun "sell" o "strong sell". L'obiettivo di prezzo mediano a 12 mesi di Wall Street è di 170 dollari per azione.
Il mercato è particolarmente interessato alla strategia e ai progressi dell’azienda nell'integrazione dell'intelligenza artificiale generativa nei suoi servizi di ricerca e pubblicità, poiché questo potrebbe essere un fattore chiave per la crescita futura. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Alphabet (Google): analisi tecnica e strategie operative
Il titolo Alphabet (Google) è impostato al rialzo nel breve termine, in particolare dai minimi registrati in area 131 dollari a inizio marzo. La struttura tecnica favorirebbe l’implementazione di strategie long in linea con l’attuale trend dominante.
Guardando la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati vedono una potenziale fase laterale fino alla fine della prima decade di maggio, dopo la quale si potrebbe assistere a un rialzo sostenuto fino alla fine della prima decade di giugno.
In caso di ritracciamento, segnali di forza in area 153 dollari potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long, che avrebbero come primo obiettivo area 161 dollari e target più ambizioso in area 170 dollari.
Il quadro tecnico attualmente favorevole ai compratori verrebbe compromesso nel breve termine con la violazione del supporto a 147 dollari, mossa che darebbe ampio spazio di manovra ai venditori fino al test della successiva area di concentrazione di domanda a 131 dollari.
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