Chi opera nel mercato dei derivati deve attenersi a un compromesso quadro chiamato
accordo ISDA.
Banche, istituzioni finanziarie, società, hedge fund e altri partecipanti del mercato cioè hanno a riferimento un modello standard per i contratti relativi a swap, opzioni e altri strumenti derivati che garantisce chiarezza e coerenza nelle transazioni. In questo articolo vedremo:
Accordo ISDA: cos'è
L'
International Swaps and Derivatives Association, abbreviata in ISDA, è un'organizzazione commerciale con sede a New York City che comprende partecipanti al mercato dei derivati over-the-counter. Nel 1985 ha introdotto un accordo quadro, chiamato appunto accordo ISDA, secondo cui
due parti devono attenersi a termini standard sui derivati che si applicano a tutte le transazioni concluse. Questi termini hanno luogo in automatico ogni volta che viene effettuata una transazione; quindi, non devono essere rinegoziati.
L'accordo quindi stabilisce le linee guida generali per le operazioni tra le parti coinvolte e garantisce chiarezza e certezza legale al fine di gestire il rischio e regolamentare le relazioni commerciali nel mercato dei derivati.
Per fare un esempio pratico, si ipotizzi che due banche stipulano un contratto di interest rate swap, attraverso cui si scambiano flussi di cassa derivanti dalla variazione dei tassi. Con l'ISDA Master Agreement, vengono stabiliti i termini della loro relazione commerciale, come le modalità attraverso cui vengono calcolati gli interessi e le scadenze dei pagamenti. In sostanza, se dovessero sopraggiungere controversie tra le parti, l'accordo ISDA precisa di default il modo in cui gestire le situazioni e le eventuali conseguenze legali.
Accordo ISDA: come è strutturato
Un accordo ISDA ha una struttura composta da vari elementi che le parti devono tenere in considerazione quando aprono una transazione. Tali elementi sono:
- le condizioni generali, che regolano l'esecuzione delle operazioni come ad esempio i requisiti di pagamento e la validità degli accordi;
- gli eventi di default, che stabiliscono le circostanze in cui una parte può essere inadempiente, nonché le conseguenze legali di questo scenario;
- la risoluzione delle controversie, in cui si spiega nel dettaglio qual è la procedura che devono seguire le parti;
- il glossario dei termini che vengono utilizzati nelle transazioni;
- gli allegati, che contengono specifiche tecniche, informazioni aggiuntive sui pagamenti e altri elementi particolari relativi alle transazioni.
Accordo ISDA: due versioni
L'accordo ISDA può avere due versioni. Una è la
versione a valuta unica, dove le parti si trovano nella stessa giurisdizione in cui effettuano operazioni in una sola valuta. L'altra è la
versione multivaluta, dove gli operatori fanno parte di giurisdizioni diverse in cui vengono effettuate transazioni in valute differenti. In quest'ultimo caso sono incluse disposizioni relative alle tasse, alla valuta di pagamento, all'uso di più uffici per le transazioni e la designazione di un agente notificatore degli atti. Giocoforza, tali disposizioni non vengono applicati nelle operazioni a valuta unica.
Quali vantaggi e svantaggi
L'accordo ISDA presenta alcuni vantaggi importanti. Innanzitutto, riduce le controversie stabilendo termini chiari che spiegano le finalità del contratto. In secondo luogo, permette di gestire il rischio e il credito tra le parti coinvolte in una transazione.
L'inconveniente sta nel fatto che il documento è piuttosto lungo e può essere complesso uniformarsi ai termini stabiliti e alle conseguenze dalla loro applicazione.