Un mix pensato per rispondere alle esigenze dei diversi investitori. Le emissioni di obbligazioni firmate Banca IMI sembrano rispondere in toto a questo. Quotate sul mercato MOT di Borsa Italiana e su EuroTLX, le obbligazioni hanno una struttura che a seconda dello strumento prevede un tasso fisso, variabile, misto o crescente. Anche la durata dei bond copre diversi orizzonti temporali.
Proprio ieri la banca d’affari di Intesa Sanpaolo ha quotato due nuove soluzioni, una tasso misto in euro e una a tasso fisso in dollari USA. La prima scade a fine gennaio 2030, la seconda a fine gennaio 2022. Le due obbligazioni sono andate a completare il quadro delle soluzioni di investimento iniziato a delineare con l’emissione di ottobre 2019, quando sul mercato furono portati due obbligazioni in dollari USA, una a tasso fisso e un’altra a cedola crescente. Vediamo ora le caratteristiche di queste quattro obbligazioni.
Obbligazioni a tasso fisso: due soluzioni in dollari USA
Per gli investitori che prediligono il tasso fisso, Banca IMI ha pensato due soluzioni, entrambe con un taglio minimo di 2.000 dollari americani e frequenza cedolare annuale. I bond differiscono per durata e tasso di interesse. La Tasso Fisso Dollaro USA di Banca IMI avente codice ISIN XS2109452370 scadrà il 31 gennaio 2022 e prevede un tasso lordo di rendimento dell’1,90% annuo. La Tasso Fisso Dollaro USA avente codice ISIN XS2066559928 andrà il 23 ottobre 2023 e riconosce un rendimento lordo del 2,3% annuo.
Step Up in dollari USA e tasso misto in Euro: caratteristiche
L’Obbligazione Collezione Cedola Crescente Dollaro USA Opera V (ISIN XS2066560421) quotata da Banca IMI l’ottobre scorso è un bond con struttura step up, taglio minimo di 2.000 dollari e scadenza 23 ottobre 2026. Quella in esame è una particolare categoria di obbligazioni plain vanilla, un mix tra bond a tasso fisso e a tasso variabile, in cui il tasso cedolare sale nel corso della vita dell’obbligazione.
Nel dettaglio, per questo bond la struttura cedolare prevede un rendimento lordo annuale per il primo e il secondo anno del 2,3%. Il terzo e il quarto anno l’obbligazione staccherà una cedola lorda del 2,6% mentre per il quinto e sesto anno del 2,9%. Il settimo ed ultimo anno il rendimento annuale lordo riconosciuto agli investitori sarà del 3,2%.
La Tasso Misto in Euro di Banca IMI, codice ISIN XS2109438387 e scadenza prevista il 31 gennaio 2030. Nel corso dei 10 anni di vita, il bond avrà alcuni pagamenti cedolari fissi ed altri variabili. Nello specifico, nei primi due anni l’obbligazione pagherà una cedola annuale pari al 2,05% del valore nominale, pari a 1.000 euro. Dal terzo anno e fino alla sua scadenza, la struttura cedolare dell’obbligazione diventa variabile. Il prodotto corrisponderà all’investitore una cedola pari al tasso Euribor 3 mesi maggiorato dello 0,70%, con una cedola minima dello 0% e una massima del 2,05%.
A quali esigenze rispondono questi bond?
Le soluzioni a tasso fisso appaiono due alternative per coloro che vogliono agganciare tassi pensando che FED tagli costo del denaro, con discesa dei rendimenti. Si tratta di una soluzione di investimento con una duration corta, elemento che smussa sia il rischio cambio, sempre presente per investimenti in attività non denominate in euro, che quello di tasso.
L’alternativa a tasso misto in euro appare funzionale per quegli investitori che non vogliono incorrere nel rischio cambio e che vogliono dare fiducia all’economia europea. L’idea di fondo per puntare su questo bond è che nel corso dei 10 anni di vita dell’obbligazione le politiche monetarie della BCE diano risultati. Questo permetterebbe di riportare la gestione delle leve monetarie su canali tradizionali e conseguentemente a un rialzo del costo del denaro.
Il bond step-up in dollari USA rappresenta forse la soluzione più stimolante. Pur evidenziando il rischio cambio legato alla duration, l’euro-dollaro si trova su livelli di prezzo molto importanti e nel medio-lungo termine è lecito attendersi una sua rivalutazione, il punto di forza dell’obbligazione Cedola Crescente Dollaro USA di Banca IMI è dato dall’incremento del rendimento annuale che avviene ogni due anni.
Qualora il ciclo espansivo USA dovesse rallentare/incrinarsi nel corso dei prossimi 7 anni, questa obbligazione permetterebbe di avere un extrarendimento rispetto ad altre soluzioni. Nelle fasi di contrazione si registrano due forze che incidono direttamente sui rendimenti di un bond: le banche centrali tagliano il costo del denaro e gli investitori preferiscono lasciare il mercato azionario per quello obbligazionario, più sicuro. La conseguenza diretta è la discesa dei rendimenti, cosa che invece non patirebbe chi avesse già in portafoglio questa obbligazione.