Ci siamo. La sedicesima emissione del nuovo BTP Italia sta per prendere il via. Stavolta l'evento ha un significato particolare, perché mai come in questa occasione serve per sostenere le finanze pubbliche, messe a dura prova dagli effetti devastanti del Coronavirus. Per questa ragione il MEF ha introdotto delle novità rispetto alle precedenti edizioni, per invogliare il risparmiatore italiano a partecipare all'acquisto in emissione del titolo di Stato. Prima di tutto la scadenza è passata da 8 a 5 anni; questo ha una rilevanza importante se lo si lega al premio fedeltà. Quest'ultimo infatti è raddoppiato in termini nominali, dallo 0,4% allo 0,8% del capitale, ma è triplicato in termini reali se si considera quanto annualmente viene aggiunto al rendimento cedolare. Questo aspetto potrebbe far ben sperare visto che, secondo i dati forniti dal Tesoro, già nelle precedenti emissioni del BTP Italia giunte a scadenza dal 2016 al 2020, il 45% dei risparmiatori ha incassato il premio fedeltà. Inoltre non è prevista alcuna facoltà da parte del Tesoro di chiudere anticipatamente le sottoscrizioni nella fase dedicata agli investitori privati. Per il resto, le caratteristiche di emissione rimangono le stesse di sempre:
a) Cedole a scadenza semestrale;
b) Capitale garantito alla scadenza;
c) Rendimento legato al tasso di inflazione italiana;
d) Protezione del capitale dalla deflazione;
e) Agevolazione fiscale al 12,50% sul rendimento lordo;
f) Assenza di commissione per tutti coloro che acquistano al collocamento.
La road map dell'emissione del BTP Italia
Lo Stato italiano ha stabilito una serie di date attraverso cui l'emissione del BTP Italia verrà articolata:
15 maggio: Il MEF pubblicherà un decreto di emissione dove verranno specificate tutte le caratteristiche del titolo con il codice ISIN e verrà indicato il rendimento minimo garantito. Stando alle ultime indiscrezioni il tasso minimo cedolare dovrebbe essere superiore all'1% e potrà essere ritoccato verso l'alto, ma non verso il basso. Nell'ultima emissione di ottobre il tasso minimo era stato fissato a 0,6% e quello definitivo reale a 0,65%; oggi sembra improbabile rivedere quelle cifre vista l'emergenza. La rivalutazione del rendimento reale e del capitale verrà effettuata in base all'inflazione rappresentata dall'indice FOI del semestre di competenza, che non comprende i tabacchi.
18-19-20 maggio: Dalle ore 9 alle ore 17 inizia la prima fase di collocamento, tramite il MOT, la piattaforma elettronica di Borsa Italiana. In questa fase possono partecipare gli investitori retail che potranno sottoscrivere illimitatamente titoli a partire da un lotto minimo di 1.000 euro. L'acquisto potrà avvenire sia recandosi presso gli uffici postali o bancari in cui si dispone di un conto titoli o semplicemente attraverso piattaforme di trading online. Nessun risparmiatore correrà il rischio di rimanere fuori per sottostare alle regole del riparto. Il collocamento verrà effettuato con l'ausilio di quattro dealers: Bnp Paribas, Montepaschi di Siena, Unicredit e Banca Imi Spa.
21 maggio: Il MEF comunica entro le ore 10 il tasso cedolare reale annuo definitivo e dà inizio alla seconda fase di collocamento che dura fino alle ore 12 in cui partecipano solo gli investitori istituzionali. A differenza della prima fase, nel caso in cui la domanda dovesse superare l'offerta, si procede al riparto. Il lotto minimo di ogni operazione è di 100.000 euro.
26 maggio: Partirà il godimento della prima cedola semestrale nonché la rivalutazione in base all'inflazione. Da questa data inizieranno gli scambi sul mercato e il prezzo sarà libero di muoversi in base alla domanda e all'offerta presenti nelle fasi di contrattazione. A scadenza, 26 maggio 2025, il rimborso verrà effettuato alla pari se il titolo è stato acquistato dopo il 21 maggio, con l'aggiunta del bonus fedeltà se comprato all'emissione. Bisogna precisare che il premio è riservato esclusivamente ai risparmiatori privati che partecipano nelle prime fasi di collocamento e non a quelli istituzionali.