La riunione di domani dell'
OPEC+ arriva in un momento molto delicato, vista
l'imminente entrata in vigore dell'embargo europeo e del price cap al greggio russo. Non solo, l'indebolimento della domanda dalla Cina è una delle variabili che sarà maggiormente tenuta in considerazione nelle scelte che adotterà il cartello delle 23 nazioni produttrici di petrolio: l'avanzata del Covid-19 potrebbe spingere le Autorità a mettere in campo blocchi come quelli che si sono visti in primavera,
compromettendo notevolmente la domanda della materia prima.
Tutto ciò potrebbe spingere il prezzo dell'oro nero molto più in basso di quanto si trova in questo momento. L'OPEC allargato considera la soglia degli 80 dollari un livello spartiacque, che determina cioè la linea di confine tra la convenienza o meno a estrarre greggio. Oggi è forse visto a livello generale anche come una soglia di equilibrio, quella che cioè non innesca pressioni inflazionistiche.
Petrolio: gli analisti si aspettano un taglio della produzione
L'incertezza è tanta, ma gli analisti ritengono che l'OPEC+ varerà una riduzione dell'output. Secondo Jeff Currie, responsabile globale delle materie prime di Goldman Sachs, i ministri dell'OPEC dovranno alla fine discutere se i prezzi si adattano alla debolezza della domanda in Cina. "Penso che ci sia un'alta probabilità di un taglio", ha riferito.
A giudizio di Eurasia Group, le scelte di domenica saranno basate sull'andamento dei prezzi e sull'impatto delle sanzioni UE. "Prezzi del petrolio sotto 80 dollari aumentano il rischio di un nuovo taglio della produzione, i leader dell'OPEC+ punterebbero a riportare le quotazioni almeno fino a 90 dollari", ha affermato.
Tamas Varga, analista del broker PVM Oil Associates, ha detto in una nota che i prezzi del greggio sotto quota 90 dollari sono inaccettabili per il cartello. "Prevarranno condizioni di mercato instabili e nervose, ma il nuovo mese potrebbe essere più positivo rispetto a novembre".
Anche Helima Croft, strategist di RBC Capital Markets, mette in luce la grande incertezza che vi è in merito a ciò che accade in Cina e a quanto succederà sul fronte Europa-Russia. Tuttavia, l'esperto ritiene che non ci sarà un taglio significativo della produzione.