Quando si pensa ai beni rifugio come obiettivo d'investimento, l'attenzione viene catalizzata essenzialmente dalle materie prime per eccellenza, ossia oro e argento. In realtà c'è un altro metallo che potrebbe emergere nei prossimi anni, grazie a una pluralità di fattori, e che forse viene un pò sottovalutato dal mercato. Si tratta del platino, che rappresenta il 72esimo elemento chimico più raro, tra i 92 che si contano in natura.
Quest'anno, il metallo prezioso ha raddoppiato il suo valore dai minimi di marzo, recuperando completamente le perdite accusate durante la fase più cruenta della prima ondata pandemica. Da 5 anni le quotazioni ondeggiano all'interno di intervalli predefiniti, però alcuni presupposti indicano la possibilità di un eventuale rally per il futuro.
Platino: cosa è, a che serve e dove si trova
Il platino è un metallo di transizione molto simile all'argento, che è anche duttile e malleabile. Le sue proprietà catalitiche sono eccellenti, per questo viene utilizzato in moltissimi ambiti industriali e di consumo, in particolar modo nel settore delle auto e dei gioielli. Esempi sono la realizzazione di attrezzi da laboratorio, elettrodi per candele di accensione, dispositivi antinquinamento per le auto, catalizzatori che servono per la chimica.
È possibile trovare questo metallo nella sabbia, dove il platino è mescolato con oro e altri metalli preziosi, oppure nei depositi alluvionali dei fiumi della Colombia, dell'Ontario, dei monti Urali ed in alcuni degli Stati Uniti occidentali. L'80% delle sue riserve sono localizzate nel Sud Africa. Il resto in ordine in Russia, Canada, Zimbabwe e Stati Uniti.
Platino: 4 motivi per scommettere sul metallo prezioso
La domanda di platino nei prossimi anni potrebbe impennarsi al di là delle aspettative, essenzialmente per 4 fattori che lo rendono speciale rispetto ad altri elementi chimici:
- La riduzione delle emissioni di CO2 nel settore auto. L'orientamento generale è ormai quello di limitare la produzione di veicoli inquinanti, ma per fare questo è necessaria una quantità sempre maggiore di platino. Questo è un aspetto che probabilmente il mercato ha sottovalutato, tenendo conto invece solo del risvolto negativo dovuto al legame tra platino e motori tradizionali. Nel momento in cui realizzasse l'effettiva importanza di questo elemento prezioso, la cosa si rifletterebbe anche sui prezzi.
- L'impatto della "idrogenizzazione" dell'economia nei prossimi anni. ll platino è un materiale di fondamentale importanza nella trasformazione chimica dell'acqua durante il processo di produzione dell'idrogeno verde. In base agli obiettivi di Europa e Cina per i prossimi 10 anni, si stima che la richiesta di platino sia di oltre 1 milione di once, che copre il 18% dell'attuale offerta complessiva.
- Il record storico raggiunto dall'oro. Il metallo giallo ha intrapreso nel 2020 un rally eccezionale per effetto della grande crisi generata dal Covid-19. Questo ha cominciato a generare negli investitori l'idea di crearsi un'alternativa nell'ottica di diversificazione dei metalli preziosi.
- La tempistica di produzione. Qualora per via di tutti i fattori suddetti la domanda di platino dovesse crescere in maniera rilevante, occorrerebbero dagli 8 ai 10 anni per imbastire una produzione in grado di soddisfare la richiesta. Questo inevitabilmente creerebbe in questo lasso di tempo uno squilibrio di mercato, spingendo in alto i prezzi.