Continuano i rialzi del petrolio WTI, che ha
superato i massimi da oltre 5 mesi e si attesta a 43,52 dollari al barile, il +1,28% in più rispetto alla chiusura di venerdì. A spingere i rialzi della materia prima diversi fattori, in primis
l’impatto dell’uragano Laura sugli impianti di raffinazione statunitensi. Oltre a questo, lo scorso 26 agosto sono stati diffusi i dati dell’EIA che hanno
evidenziato un calo delle scorte di 4,689 milioni di barili contro attese a 3,649 milioni.
Più in generale continua a persistere il clima di
risk-on generalizzato sugli asset rischiosi, specie a seguito della pubblicazione dei PMI cinesi di agosto che sia sul fronte manifatturiero che su quello dei servizi sono riusciti a portarsi al di sopra della soglia spartiacque dei 50 punti, rispettivamente a 51 e 55,2 punti.
Petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative
Con gli ultimi rialzi avvenuti dopo il nuovo test della linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 27 maggio e 9 luglio 2020, i prezzi del petrolio WTI sono riusciti a riportarsi verso la resistenza a 43,84 dollari, lasciata in eredità dai lows del 27 febbraio scorso.
La violazione di questo livello di concentrazione di offerta risulta particolarmente importante per i compratori, che avrebbero la strada spianata verso la fondamentale soglia psicologica dei 50 dollari al barile.
Le quotazioni della materia prima stanno però formando una divergenza di inversione bearish sull’RSI settato a 14 periodi. Sarà da monitorare con particolare attenzione la tenuta del
livello dinamico menzionato prima, in quanto
un suo breakout avrebbe la possibilità di attirare nuovi venditori, specie considerando che la tendenza resta orientata al ribasso a dispetto dei forti acquisti in atto dalla seconda parte di aprile 2020.
In tal senso, se l’ipotesi di una discesa dovesse avverarsi, un primo obiettivo sarebbe il sostegno a 40,42 dollari: una discesa al di sotto di tale zona avrebbe la possibilità di far allungare il passo ai venditori, i quali potrebbero traghettare i corsi verso il sostegno a 29,11 dollari, espresso dai massimi del 2 aprile 2020. Vista la corsa dell’ascesa negli ultimi mesi,
nel breve periodo si potrebbe valutare una strategia di natura short da 43,39 dollari. Lo stop loss sarebbe localizzato a 43,90 dollari, mentre l’obiettivo a 41,8 dollari.