Cosa sono le aziende unicorno? Quando è nato questo termine e quando viene usato? Vediamo insieme le caratteristiche salienti di queste società che negli ultimi anni hanno regalato infinite soddisfazioni agli investitori della prima ora. Performance talmente mirabolanti da aver reso gli unicorni dei veri e propri miti finanziari, con gli investitori spasmodicamente concentrati a individuare prima di altri la futura stella pronta a brillare.
Negli ultimi anni il mondo è stato protagonista di un vero e proprio cambio dei modelli vincenti, con le aziende tecnologiche e digitali che hanno cavalcato appieno i diversi bisogni dei consumatori. Le varie Amazon di Jeff Bezos o Facebook di Mark Zuckerberg sono emblemi ante litteram.
Aziende unicorno: come si riconosco?
È questa una delle domande e dei temi più dibattuti che si stanno sviluppando sempre più negli ultimi anni. Se, infatti, il mondo della finanza si sta evolvendo, cercando di tenere il passo dell’evoluzione tecnologica (e lo abbiamo visto con il crowdfunding, con le API e con il fintech), contemporaneamente, nascono ed emergono nuove startup che cercano di conquistare il mercato e di diventare un punto di riferimento per l’economia mondiale.
E se la stragrande maggioranza di esse non ci riesce, tuttavia ci sono alcune, definite “unicorni”, che in breve tempo, grazie ai suoi elementi innovativi, strutturali, diventano dei veri e propri casi di successo. Per essere più precisi, le aziende unicorno (termine coniato nel 2013 Aileen Lee, fondatrice della Cowboy Ventures in un post pubblicato su TechCrunch) sono quelle aziende innovative, non ancora quotata in Borsa, che in breve tempo raggiungono una valutazione di mercato di almeno un miliardo di dollari.
In particolare:
- con “unicorn” si fa riferimento ad imprese con una valutazione di almeno 1 miliardo di dollari;
- i “decacorn” valgono oltre 10 miliardi di dollari;
- gli “hectocorn” presentano una valutazione di oltre 100 miliardi.
Per rappresentare queste aziende è stato scelto un animale mitologico, che simboleggia la rarità statistica di tali imprese di successo: l'eccezionalità di queste imprese nell'ecosistema imprenditoriale.
Aziende unicorno: le caratteristiche
Oltre ad una valutazione decisamente elevata, gli unicorni non presentano una serie di caratteristiche che le distinguono dalle altre:
- Innovazione Tecnologica: si tratta di realtà che creano prodotti o servizi che interrompono settori esistenti o introducono nuovi modelli di business basati sulla tecnologia.
- Rapida Crescita: in un breve lasso di tempo, sono in grado di acquisire un numero considerevole di utenti o clienti, dimostrando un enorme trazione sul mercato.
- Visione a Lungo Termine: i fondatori mirano spesso a risolvere problemi complessi e a creare un impatto duraturo, anziché concentrarsi solo sui profitti a breve termine.
- Modello di Business Disruptive: si tratta di aziende che non seguono le convenzioni esistenti, ma sfidano lo status quo con approcci innovativi e creativi.
Aziende unicorno: i settori e dove si trovano
Le aziende unicorno sono spesso associate a settori innovativi: il Fintech è il più rappresentato tra quelli del database di CB Insights, con circa 1 unicorno su 5 (21,2%). Seguono i software e i servizi internet (18,9%), l'e-commerce e il direct-to-consumer (9,0%) e la salute (8,0%).
Oltre ad essere ai ferri corti dal punto di vista commerciale e tecnologico, Stati Uniti d’America e Cina sono in “guerra” anche in questo settore, visto che sono i due Paesi dove si trovano il maggior numero di aziende unicorno. Secondo il database di CB Insights, nel mondo ci sono oltre 1.200 aziende unicorno (1.221) localizzate in 51 Paesi:
- il 54,1% si trova negli Stati Uniti;
- il 14% in Cina;
- il 5,8% in India;
- il 4,1% nel Regno Unito;
- il 2,5% in Germania.
Localizzazione geografica degli unicorni. Fonte: CB Insights
L'azienda privata di maggior valore al mondo è la cinese ByteDance, poi troviamo SpaceX, l'azienda di fast fashion Shein, il provider di servizi per i pagamenti Stripe e lo strumento di progettazione collaborativa online Canva. Una curiosità: quasi 2 aziende su tre sono entrate nel club dall’inizio del 2021 in poi.