Se si guarda al comparto tecnologico USA si comprende come questo sia riuscito a sconfiggere le paure relative al Coronavirus. La pandemia ha infatti colpito molto di più quei titoli legati all’economia reale, mentre quelli del settore tech hanno beneficiato della serie di condizioni favorevoli legate ai lockdown.
I conti delle principali aziende legate ai business online e dell’elettronica di consumo hanno infatti evidenziato ricavi ben oltre le attese degli analisti grazie al cambio di comportamento da parte dei consumatori. Le misure di confinamento adottate da gran parte dei Governi mondiali hanno creato una nuova situazione in cui il distanziamento sociale è un pilastro fondamentale per arginare il contagio.
Per questo motivo sono stati privilegiati gli acquisti online, i social network e le piattaforme di streaming video o di musica. Con il numero dei contagi di Covid-19 in aumento in tutte le parti del globo, i titoli tech sono nuovamente sotto i riflettori, specie nel caso in cui dalla seconda ondata dovessero prendere il via nuove misure restrittive alla libertà di circolazione.
Non bisogna infine dimenticare come le politiche monetarie ultra espansive promettono di restare in piedi a lungo, sostenendo in questo modo i mercati azionari. In tal senso, un’opportunità di investimento interessante potrebbe essere rappresentata dal Certificato Phoenix Autocall con maxi cedola emesso da SmartETN e proposto da Cirdan Capital con ISIN XS2243662215. Il prodotto ha come sottostante un basket di azioni rappresentato da Amazon, Apple, Facebook e Netflix.
Analisi dei sottostanti
Il paniere dei sottostanti del Certificate è costituito da quattro delle società che meglio si adattano al distanziamento sociale. Netflix costituisce infatti il principale player a livello globale dello streaming video on demand, con 190 milioni di utenti registrati a livello mondiale. Amazon è invece la maggiore società di e-commerce al mondo.
A conferma di questo sono i conti del 2° trimestre 2020, dove nel pieno della pandemia sono stati registrati ricavi per 88,91 miliardi di dollari. Il Prime Day degli scorsi giorni potrebbe inoltre dare un’ulteriore spinta al fatturato dell’azienda, con gli studi di eMarketer che mostrano come l’evento di due giorni potrebbe aver generato 9,91 miliardi di dollari, il dato più alto di sempre. A far crescere l’importanza dell’evento sarebbe la sua vicinanza alle festività natalizie, con molti utenti che potrebbero averne approfittato per acquistare i regali in anticipo.
Anche Apple ha brillato durante la pandemia. A spingere i ricavi dell’azienda sono state le vendite di servizi e di dispositivi elettronici. Oltre a questo, l’azienda ha lanciato la sua nuova gamma di smartphone, gli iPhone 12, compatibili con i nuovi standard di comunicazione 5G. Con questa mossa, il colosso di Cupertino mira a conquistare il mercato cinese, già all’avanguardia in questa tecnologia e che al momento rappresenta il 15,64% dei ricavi dell’azienda (dati al 3° trimestre fiscale del 2020).
Gli effetti del Coronavirus sono stati positivi anche per Facebook, che nel 2° trimestre del 2020 ha raggiunto un nuovo record di 2,701 miliardi di utenti attivi al mese. Il dato sale a 3,14 miliardi se si considerano anche Instagram e Whatsapp. La compagnia ha di recente subito una campagna di boicottaggio da parte di numerose società a causa della campagna “Stop hate for profits”. Tuttavia, le aziende sanno bene che non vi sono altri luoghi dove poter avere visibilità per oltre 3 miliardi di persone.
Oltre a questo, si deve considerare come circa il 75% dei guadagni pubblicitari della società arriva dalle piccole e medie imprese. Il gruppo guidato da Mark Zuckerberg comprende quattro dei sei social network più utilizzati al mondo e, al momento, non sta cercando di monetizzare Facebook Messenger e Whatsapp. Se questo dovesse accadere, gli investitori potrebbero avere ancor più interesse per il titolo.
La struttura del Certificato
Il Certificato Phoenix Autocall distribuito da Cirdan Capital con ISIN XS2243662215 è quotato da oggi 22 ottobre 2020 sul mercato EuroTLX di Borsa Italiana ad un prezzo di 1.000 euro. Grazie a questo prodotto, l’investitore può beneficiare di una prima maxi cedola pari al 22% del Valore Nominale, seguita da premi trimestrali dell’1%.
La condizione per l’incasso è rappresentata dal prezzo dei sottostanti, che alle date di valutazione intermedie deve essere pari o superiore a quello della Barriera Coupon, posto al 40% dello Strike Price per quanto concerne il maxi premio, e al 70% per i successivi.
Il Certificate beneficia dell’Opzione Autocallable: dal 22 ottobre 2021 consente il prodotto può scadere anticipatamente nell’eventualità in cui, alle Date Per il Rimborso Anticipato tutti i sottostanti dovessero trovarsi ad un livello pari o superiore al 100% del Valore Iniziale. A scadenza, fissata per il 22 ottobre 2025 si potranno verificare tre scenari:
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Se il peggiore dei sottostanti del paniere dovesse quotare come o più della Barriera Coupon, l’investitore incasserà i 1.000 euro di valore nominale e l’ultima cedola di competenza;
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Se il peggiore dei sottostanti dovesse quotare al di sotto della Barriera Coupon ma come o più della Barriera Capitale (posta al 60% dello Strike Price), l’investitore riceverà i soli 1.000 euro del Valore Nominale
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Se invece il peggiore dei sottostanti dovesse quotare al di sotto della sua Barriera Capitale, il Certificate replicherà l’andamento del Worst of, rimborsando un valore pari a: [Valore Nominale di 1.000 euro x (Prezzo di Riferimento Finale/Valore Iniziale)].
La valutazione dell’Ufficio Studi di Investire.biz
In primo luogo è bene osservare come il Certificato si presti bene al recupero delle minusvalenze presenti all’interno dello zainetto fiscale dal 2016. La data di valutazione per la maxi-cedola del 22% del Valore Nominale è fissata al 27 novembre 2020. Le condizioni per ottenere tale premio sono molto interessanti, visto che in poco più di un mese il peggior titolo del paniere non deve perdere più del 60% del suo Strike Price.
Il prodotto risente però delle fluttuazioni del tasso di cambio e potrebbe venire penalizzato dalle possibili vendite che potrebbero verificarsi sui titoli del comparto tech viste le elevate valutazioni raggiunte. Un evento di questo tipo potrebbe far perdere l’incasso di qualche premio. Il trend di un’economia sempre più basata sul virtuale sembra però ben avviata ed è possibile ipotizzare che continuerà anche nei prossimi anni, anche grazie al sostegno offerto dai tassi bassi e dalle misure accomodanti messe in atto dalle Banche centrali.
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