Worst of su ENI, Enel e Generali: un’occasione a metà prezzo | Investire.biz

Worst of su ENI, Enel e Generali: un’occasione a metà prezzo

24 mar 2020 - 09:01

06 mag 2020 - 18:32

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Ultime settimane particolarmente volatili a causa del corona virus. La discesa delle quotazioni di ENI, Enel e Generali strizza l'occhio al WO Express di UBS. Ecco perchè

Le ultime settimane sono state indubbiamente difficili per i mercati finanziari. Per Wall Street, quella chiusa venerdì scorso è stata la peggior settimana dal fallimento di Lehman Brothers. L’Europa non è andata certamente meglio, così colpita dall’ondata del corona virus sia sul fronte sanitario che quello economico. Guardando al Vecchio Continente, chi ha pagato un dazio particolarmente pesante è stata l’Italia. A Piazza Affari le quotazioni del FTSE Mib hanno perso in un mese il 40% del proprio valore. Le vendite non hanno guardato in faccia nessuno, in alcuni casi hanno portato eccellenze italiane nel Mondo su valori che in Borsa non si vedevano da anni. Dietro a una grande sfida si celano tuttavia delle opportunità. In un’ottica di investimento, la sintesi di questo concetto ci è parso il certificato emesso da UBS su Assicurazioni Generali, ENI e Enel.

Si tratta di un Express Certificate con effetto memoria che paga quattro premi trimestrali all’anno fino al febbraio 2025. Le cedole sono pari all’1,8% trimestrale, il 7,2% annuo. Quotato sul EuroTLX lo scorso 21 febbraio, finora è stato messo sotto pressione dal calo delle quotazioni dei tre sottostanti. La discesa dei prezzi, tanto delle aziende del paniere FTSE Mib tanto di quelle del Certificate, rappresentano però un interessante mix tra rischio e rendimento. Il Certificate ha codice ISIN DE000UD3RCA4 e sulle piattaforme di trading vede il prezzo lettera aggirarsi sui 44,50. Proprio questo scostamento rispetto al valore nominale del Certificate, su cui è stato calcolato il rendimento dei premi periodici in fase di strutturazione, è un elemento capace di portare il rendimento trimestrale per chi lo acquistasse fino al 4% e oltre. La discesa già maturata dai mercati nell’ultimo mese, il sostegno globale delle banche centrali e la qualità dei sottostanti sono ulteriori elementi che vanno a sostegno di questa idea di investimento.

Banche centrali e progetti di lungo termine: l’assist per sottostanti di valore

Come dicevamo a inizio articolo, tutte le Borse mondiali nelle ultime settimane hanno fatto registrare tracolli a doppia cifra. Wall Street è entrata in un mercato orso, Piazza Affari ha perso il 40% del suo valore. Gli investitori internazionali sembra dunque abbiano già prezzato nei valori delle società gli scenari più foschi. Quasi certamente nei prossimi mesi il ciclo congiunturale in Europa e nel Mondo rallenterà, in molti casi potrà segnare una recessione. Lo scenario potrebbe però essere migliore di quello attualmente prezzato ed essere dunque un traino alle quotazioni delle Borse internazionali. Un rientro più veloce dall’emergenza corona virus potrebbe inoltre portare a un miglioramento degli outlook futuri. Se fino a qui si naviga a vista, nessun dubbio vi è sull’impegno intrapreso dalla Banca Centrale Europea e la stessa Commissione Europea per far fronte ai danni che il virus porterà all’economia del Vecchio Continente. La BCE di Christine Lagarde ha annunciato un piano da 750 miliardi di euro, l’Unione Europea ha sospeso il Patto di stabilità. I Governi nazionali avranno così le mani libere per poter intervenire a sostegno delle proprie imprese. Soprattutto l’attesa è che vengano definiti dei piani di sviluppo di ampio respiro, con ricadute sul fronte delle infrastrutture e su quello occupazionale.

ENI, Enel e Generali sono tre dei gioielli dell’economia italiana. Il ruolo cruciale rappresentato dalle due controllate statali nel sistema energetico italiano sono un’assicurazione contro scenari disfattisti. Già nei giorni scorsi il Premier Conte ha fatto sapere di voler rafforzare la Golden Power per mettere al riparo le aziende italiane. Il blocco allo short imposto per il prossimo trimestre da CONSOB è un ulteriore passo contro la speculazione. Se ENI paga inevitabilmente il crollo dei prezzi del greggio, nel medio termine è difficile non ipotizzare un recupero delle quotazioni del petrolio e con esso di quelle del Cane a sei zampe. Il business di Enel, così come la diversificazione geografica e di attività realizzata negli ultimi anni, mette il colosso guidato da Francesco Starace al riparo da impatti davvero rilevanti da corona virus. L’elettrificazione è una rivoluzione epocale che è già partita, Enel continuerà a giocare la partita da attore primario. L’ultimo dei tre sottostanti è Generali. Quello della compagnia assicurativa è il titolo che può pagare maggior dazio con l’avanzare del rischio Paese a causa dell’elevata quota di titoli di Stato in portafoglio e all’oggettivo rischio che grava sul suo business dal diffondersi del virus. La solidità patrimoniale del Leone di Trieste è rilevante e la consapevolezza di avere alle spalle la BCE a sostenere i titoli del debito italiano contribuisce ad avere una visione meno grigia sul futuro. Anzi, momentanei picchi dei tassi del BTp possono essere sfruttati da Generali per accrescere il ritorno medio dei propri impieghi.

La struttura del Certificate

La struttura di questo Worst Of emesso da UBS è tuttora interessante nonostante il crollo dei mercati. Indubbiamente ragionare ora in un’ottica di rimborso anticipato risulta arduo visto il clima che aleggia a livello internazionale. Su un orizzonte temporale più esteso invece un ritorno sui valori di strike da qui al febbraio 2025 è tutt’altro da escludere. Ma andiamo a vedere i dettagli del Certificate. Gli strike dei tre sottostanti sono avvenuti al close del 14 febbraio 2020, rispettivamente a 12,89 euro per ENI, 8,277 euro per Enel e 18,72 euro per Generali. La scadenza è il 14 febbraio 2025 ma il Certificate potrà scadere se alle date trimestrali di rilevazione intermedia il peggiore dei tre sottostanti varrà almeno quanto il valore di strike. L’opzione autocallable potrà essere attivata dal 21 febbraio 2021 al 21 novembre 2024. Al verificarsi della condizione di rimborso anticipato, l’investitore otterrà il pagamento del valore nominale del Certificate (100 euro) maggiorato del premio trimestrale di 1,8 euro. Il Certificato gode dell’opzione memoria. Questo vuol dire che se in una data di rilevazione intermedia il peggiore dei sottostanti dovesse rispettare la condizione per il pagamento del premio e in precedenza invece non fossero state pagate delle cedole, all’investitore verrebbe riconosciuta l’ultimo premio più tutti quelli non distribuiti in precedenza. Il Certificato WO Express su ENI; Enel e Generali di UBS prevede 20 finestre trimestrali di pagamento, la prima il prossimo 14 maggio. Per ottenere il pagamento del premio, il peggiore dei tre sottostanti deve valere almeno il 70% del prezzo di strike. Anche in questo caso, la possibilità che almeno una volta nei prossimi 5 anni la condizione si verifichi è molto plausibile

Il giudizio dell’Ufficio Studi di Investire.biz

Secondo l’Ufficio Studi di Investire.biz questo Certificate ha un potenziale rilevante per generare rendimento. Ipotizzando una stabilizzazione dei mercati dopo le brusche discese delle ultime settimane, ai prezzi attuali il certificato consentirebbe di avere un ritorno fino all’80% solo dal pagamento dei 20 premi trimestrali. A questo andrebbe aggiunto un ulteriore rendimento dato dalla differenza tra prezzo di rimborso e prezzo di acquisto. Con un valore di rimborso pari a quello del nominale, ossia 100 euro, l’investitore che acquistasse ora sul mercato il Certificate punterebbe a un altro 125% di guadagno. Va infine sottolineato come la Barriera venga rilevata solo a scadenza e sia per tutti e tre i sottostanti pari al 58% del loro strike price. Se si pensa che il prezzo di liquidazione finale del Certificate qualora alla data di scadenza il peggiore dei sottostanti sia sotto il livello Barriera, ecco che il ritorno dei premi trimestrali è capace di bilanciare in modo equilibrato questo rischio.

 

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I certificati sono strumenti finanziari ad elevata complessità e potrebbero non essere adatti a tutti gli investitori. Prima di acquistare questi prodotti valutare attentamente i rischi e leggere la documentazione dell’emittente. Il presente articolo non costituisce sollecitazione né consiglio all’investimento, ma ha solo finalità informative.

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