Sembra che Bitcoin stia aspettando la chiusura mensile per svelare la prossima mossa. Le quotazioni rimangono di poco al di sopra dei 39.000 dollari, in un contesto dove prevale ancora l’incertezza. Le oscillazioni di prezzo, con il passare dei giorni, diventano sempre meno rilevanti andando ad evidenziare una compressione che potrebbe portare ad un forte movimento direzionale accompagnato da volumi.
Facendo una breve analisi che ci aiuti a capire quale potrebbe essere la direzione, dobbiamo considerare che il grafico mensile evidenzia ancora una struttura rialzista che al momento non è ancora compromessa, mentre i timeframe più piccoli suggeriscono forte indecisione di stampo ribassista. Molti analisti considerano però la formazione di un “falling wedge” sul grafico giornaliero, che potrebbe innescare un rapido recupero dei livelli superiori e dar vita al movimento tanto atteso.
Le maggiori altcoins attendono la mossa del re delle criptovalute, con una tendenza generale al ribasso, ma di modesta entità. Come già visto ieri, ApeCoin (APE) continua la scalata della classifica delle criptovalute più capitalizzate di CoinMarketCap, raggiungendo la posizione 23 con una crescita oltre il 12% nelle ultime 24 ore e del 58% rispetto a una settimana fa.
Goldman Sachs offre prestiti garantiti da Bitcoin
Goldman Sachs si è resa protagonista di un importante passo per l’adozione istituzionale della principale criptovaluta, offrendo per la prima volta un prestito garantito da Bitcoin. Un portavoce dell’azienda ha spiegato a Bloomberg come il mutuatario abbia potuto prendere in prestito valuta fiat come il dollaro americano, anticipando i propri BTC come garanzia per la banca.
Ha aggiunto che l’operazione è stata particolarmente interessante per la sua struttura ed il monitoraggio del rischio 24 ore su 24. La volatilità di Bitcoin, in caso di movimenti al ribasso, potrebbe richiedere un rapido aumento del collaterale o una restituzione almeno parziale del prestito, per evitare il rischio di liquidazione.
La notizia segnala ancora una volta il forte interessamento delle banche di Wall Street per gli asset crittografici. Il mese scorso Goldman ha effettuato la sua prima transazione OTC e ha annunciato la formazione di un team interno dedicato al settore delle criptovalute. L’ avvicinamento di BlackRock alle criptovalute si è invece manifestato all’inizio dell’anno, passando per l’annuncio della partnership con Circle per la gestione della riserva monetaria di USDC, fino al lancio di un ETF sulla blockchain avvenuto la settimana scorsa.
Telegram consente l’invio di criptovalute nella propria app
Come annunciato sull’account Twitter di Telegram, la popolare app di messaggistica ha lanciato la funzionalità di pagamento in criptovalute. Più di 550 milioni di utenti possono accedere al Wallet Bot ufficiale di Telegram, che consente loro di acquistare criptovalute con carta di credito, scambiarle e trasferirle ad altri portafogli.
Il primo asset digitale supportato e promosso all’interno del portafoglio è Toncoin (TON), che sta per “The Open Network”, creato da Telegram nel 2017 e poi abbandonato nel 2020 in seguito ad una battaglia legale con la Securities and Exchange Commission (SEC).
Oltre alla criptovaluta proprietaria, che ha ritrovato nuova vita, sono accettati anche trasferimenti in Bitcoin e non si escludono nuove integrazioni in futuro. Sicuramente l’ampio bacino di utenza di Telegram potrà favorire l’adozione di massa delle criptovalute, che sembra ormai destinata a concretizzarsi.
Cresce l’adozione di VeChain, sarà accettato in 2 milioni di negozi
Altre importanti notizie relative alla crescita dell’adozione arrivano da VeChain (VET), una blockchain che ha puntato molto sull’uso di questa tecnologia nel mondo industriale e della catena di approvvigionamento. È stata annunciata una partnership con i servizi di pagamento Alchemy Pay, che consentiranno l’utilizzo del token VET per le transazioni in oltre 2 milioni di negozi in 70 paesi diversi.
Il team che segue l’ecosistema è stato molto attivo ultimamente, arrivando anche ad inserire il proprio token VET tra i primi asset supportati dal nuovo Binance Bridge 2.0, che consente il trasferimento dalla rete Ethereum alla BNB chain. Inoltre, sempre questa settimana, VeChain è entrata a far parte della Blockchain Infrastructure Alliance (BIA), un'importante organizzazione che collega esperti del settore e fornisce finanziamenti per progetti di ricerca legati alla blockchain.
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