L'approvazione da parte della Securities and Exchange Commission degli ETF con sottostante il Bitcoin in versione spot per la prima volta nella storia della criptovaluta potrebbe rappresentare una svolta epocale per tutta l'industria crittografica. Sul mercato oggi le valute digitali sono in deciso rialzo, nella convinzione che nei prossimi mesi molti investitori istituzionali entreranno in acquisto.
Ad alcuni gestori, finora i regolamenti interni hanno impedito di effettuare alcuni tipi di investimenti come quelli in Bitcoin. Uno strumento finanziario regolamentato che riproduce fedelmente l'andamento della criptovaluta, rimuovendo questo limite, potrebbe aprire le porte all'arrivo di miliardi di dollari dagli asset manager.
Secondo alcune stime, la quantità di denaro che potrebbe fluire nei nuovi ETF spot nei prossimi 5 anni potrebbe arrivare a 55 miliardi di dollari. Quanto basta per spingere in alto i prezzi del Bitcoin.
Bitcoin: ecco cosa significa l'approvazione dell'ETF spot
Sulle quotazioni future della madre di tutte le criptovalute, dopo la mossa della SEC, si sono espresse quattro grandi banche internazionali: Deutsche Bank, JPMorgan Chase, Morgan Stanley e UBS.
Secondo
Deutsche Bank, nel prossimo anno ci saranno aumenti del prezzo del Bitcoin essenzialmente per 3 fattori. In primis perché un ETF spot "
renderà più facile per gli investitori ottenere un'esposizione attraverso un veicolo regolamentato". Ciò significa che la domanda cresce in un contesto in cui l'offerta rimane limitata. In secondo luogo, "i tagli dei tassi delle Banche centrali spingeranno più investitori verso le criptovalute alla
ricerca di un rendimento più elevato". Gli economisti della banca tedesca prevedono che la
Federal Reserve taglierà i tassi di 175 punti base quest'anno, mentre la
Banca Centrale Europea ridurrà il costo del denaro di 150 punti base. Ciò "stimolerà la liquidità, che si dirigerà verso le criptovalute". In terzo luogo, "si profila una
regolamentazione completa", il che farà aumentare l'adozione del Bitcoin in un "quadro normativo più chiaro", contribuendo in parte ad "affrontare la volatilità".
JPMorgan Chase è più scettica. La banca più grande del mondo ritiene che le elevate aspettative circa gli afflussi negli ETF spot sul Bitcoin siano eccessivamente ottimistiche. Gli analisti fanno il paragone con quanto successe nel 2024 con l'ETF sull'oro GLD, che il primo anno raccolse 3,5 miliardi di dollari, molto al di sotto delle attese. "L'approvazione dell'ETF spot non cambia l'economia, la domanda di servizi e le dinamiche competitive", ha scritto l'istituto finanziario.
A giudizio di Morgan Stanley, con il nuovo ETF c'è il potenziale per l'industria crittografica di catturare nuovi clienti. Con una capitalizzazione complessiva del settore di 900 miliardi di dollari, un tasso di penetrazione dei gestori dell'1% significa 9 miliardi di dollari di masse gestite in più, osserva la banca.
Per UBS, gli ETF approvati "possono aiutare gli investitori che devono affrontare sfide tecniche nella conservazione degli asset digitali". Tuttavia, l'istituto di credito svizzero, piuttosto che cercare un'esposizione diretta alle criptovalute, consiglia di valutare opportunità nelle aziende che "forniscono, abilitano o utilizzano nuove tecnologia per la crescita", tipo l'intelligenza artificiale nei settori del software, di Internet e dei semiconduttori.