La fintech britannica Wise ha annunciato il trasferimento della sua quotazione principale dagli scambi londinesi alla Borsa statunitense, mantenendo comunque una presenza secondaria nel listino della City. La decisione rappresenta un duro colpo per la piazza finanziaria del Regno Unito, che da tempo cerca di attrarre e trattenere le grandi aziende tecnologiche.
Wise: una doppia quotazione con focus a Wall Street
Nel comunicato sui risultati finanziari annuali, Wise ha spiegato che adotterà una struttura di doppia quotazione. La sede principale sarà spostata negli Stati Uniti, mentre quella secondaria resterà a Londra. “Questo consentirà alle azioni Wise di essere scambiate sia su una Borsa americana che sul LSE”, ha affermato la società.
Secondo il CEO e co-fondatore Kristo Käärmann, la decisione è il risultato di un’analisi strategica del Consiglio di amministrazione: “crediamo che l’aggiunta di una quotazione primaria negli Stati Uniti ci aiuterà ad accelerare la nostra missione, apportando vantaggi strategici e di mercato dei capitali”.
Uno dei motivi principali della mossa verso una quotazione primaria negli Stati Uniti è la possibilità di accedere a una base più ampia di investitori, sia istituzionali che retail, molti dei quali attualmente non possono investire in azioni quotate solo a Londra.
Inoltre, la società spera che la quotazione americana possa facilitarne l’ingresso in grandi indici statunitensi e migliorarne la visibilità sul mercato più importante al mondo.
Wise: crescita solida dei fondamentali aziendali
Wise ha registrato risultati finanziari solidi per l’esercizio chiuso il 31 marzo 2025. I volumi di transazioni transfrontaliere sono aumentati del 23%, raggiungendo i £145,2 miliardi. I clienti attivi sono saliti a 15,6 milioni (+21%), con una crescita del 22% per i clienti individuali e dell’11% per le aziende.
Il fatturato è aumentato del 15% a £1,2 miliardi, mentre l’utile sottostante prima delle imposte è cresciuto del 17% a £282,1 milioni. Anche l’utile netto per azione è aumentato del 18%, passando da 34,20 pence a 40,37 pence.
Wise ha continuato a investire nella propria infrastruttura tecnologica, migliorando l’efficienza dei pagamenti: circa il 65% delle transazioni viene ora completato in meno di 20 secondi, contro il 49% di tre anni fa. Inoltre, la società ha ampliato le sue connessioni dirette con i sistemi di pagamento locali in Paesi come le Filippine, il Brasile, il Giappone e l’India.
Nel mercato australiano, ha introdotto un’opzione di rendimento sugli account basata su asset garantiti dal governo. Per l’anno fiscale 2026, la società prevede una crescita del reddito sottostante tra il 15% e il 20%, con un margine di profitto operativo posizionato nella parte alta del range obiettivo di medio termine (13–16%).
Il contesto del mercato IPO britannico
Il debutto in Borsa di Wise nel 2021, con una valutazione iniziale di 8 miliardi di sterline, era stato accolto come un successo simbolico per la City, supportato dal governo di Rishi Sunak che puntava a rendere Londra una calamita per le IPO tecnologiche. Tuttavia, da allora, la capitale britannica è stata oggetto di critiche per la mancanza di liquidità, analisti esperti in tecnologia e infrastrutture adeguate per sostenere quotazioni di alto profilo.
Con una valutazione attuale di circa 11 miliardi di sterline, Wise rappresenta uno dei principali player fintech in Europa. Il fatto che scelga di spostare il proprio centro di quotazione altrove riflette le crescenti difficoltà di Londra nel competere con mercati come quello statunitense.