Canal+ sarà quotata alla Borsa di Londra dopo la scissione da Vivendi. Il conglomerato controllato dal miliardario francese Vincent Bolloré smantellerà la sua struttura che, secondo l'azienda, ha finora abbassato il valore delle singole attività impedendo la crescita esterna delle controllate. Da qui la decisione di rendere pubblica l'emittente televisiva francese a pagamento lanciata nel 1984. "L'obiettivo è quello di riflettere la dimensione internazionale dell'azienda", riporta una nota della società.
Canal+ rimarrà in Francia come sede, sebbene oltre il 60% degli abbonati provengano dall'estero. Inoltre, avrà anche una quotazione secondaria a Johannesburg, dove ha sede MultiChoice, il più grande operatore di pay-tv dell'Africa che è stato recentemente acquisito dall'emittente francese. Con l'arrivo di Canal+ alla Borsa di Londra, il mercato britannico potrebbe ricevere una spinta importante dopo un lungo periodo in cui le aziende hanno preferito altre piazze come quella di New York per quotarsi in Borsa.
Vivendi: non solo Canal+, ecco gli altri movimenti
Dalla suddivisione di Vivendi non emerge soltanto la quotazione di Canal+. Anche l'attività pubblicitaria Havas sarà coinvolta, essendo destinata alla Borsa di Amsterdam. Così come per Canal+, anche Havas rimarrà soggetta alle norme francesi sull'imposta sul reddito delle società. Entrambe le società avrebbero un debito netto praticamente nullo, ha detto Vivendi, aggiungendo che dopo lo scorporo il gruppo potrebbe raggiungere un indebitamento pari a circa 1,5-2 miliardi di euro.
Il piano di Vivendi si concluderà con il raggruppamento delle attività editoriali, compresa la partecipazione del 63,5% in Lagardère e Prisma Media, in una nuova società che prenderà il nome di Louis Hachette Group e che sarà quotata a Parigi. Il colosso francese ha comunque precisato che tutte le società "manterranno i loro processo decisionale e team operativo in Francia". La decisione finale comunque è attesa per fine ottobre, prima dell'assemblea degli azionisti di fine anno.
Quanto all'attuale entità di Vivendi, la quotazione rimarrebbe a Parigi e da lì gestirebbe una serie di partecipazioni, in primis quella del 10% in Universal Music Group. Tra l'altro, il gruppo continuerebbe a fornire "un certo numero di servizi alle tre società quotate risultanti dalla scissione", ha affermato. Gli azionisti di Vivendi inoltre otterranno in proporzione la stessa percentuale di azioni nelle nuove attività quotate a Londra, Amsterdam e Parigi.
Bolloré, che è il principale azionista di Vivendi, non è nuovo a operazioni di smantellamento. Il 72enne di Boulogne-Billancourt ha snellito l'azienda di trasporti e logistica di famiglia, Bolloré Group, attraverso la vendita di diverse imprese. Allo stesso tempo, quando ha acquisito il notiziario televisivo i-Tele nel 2016, lo ha disaccorpato trasformandolo in CNews, l'equivalente francese dell'americana Fox.