UBS ha aumentato di un quarto il suo valore di mercato nel terzo trimestre, segnando il progresso in tre mesi più forte dal 2009. Da inizio anno ora le azioni della più grande banca svizzera sono cresciute di circa un terzo, sovraperformando gli indici borsistici.
Gli investitori hanno particolarmente apprezzato la riorganizzazione dell'istituto dopo il salvataggio di emergenza di Credit Suisse da 3 miliardi di franchi a marzo di quest'anno. In particolare, hanno percepito che l'integrazione dell'istituto fallito fosse sulla buona strada quando UBS ha rinunciato alla copertura statale da 10 miliardi di dollari per le perdite post-salvataggio. A questo si aggiunge l'aumento della quota di partecipazione nella banca da parte del fondo sovrano norvegese, come atto di fiducia nei confronti della capacità dell'amministratore delegato Sergio Ermotti di rilanciare l'istituto finanziario nel panorama bancario internazionale.
Contestualmente, nel secondo trimestre l'utile delle attività combinate UBS-Credit Suisse si è attestato a 1,1 miliardi di dollari, mentre si è registrato un afflusso di clienti nella gestione patrimoniale per 16 miliardi di dollari - livello più alto da oltre 10 anni.
Non mancano ancora dei venti contrari per il colosso zurighese. Questa settimana è arrivata la notizia che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta intensificando le indagini su "sospette mancanze di conformità" riguardo l'elusione delle sanzioni da parte dei clienti russi di UBS.
Mentre proprio oggi Credit Suisse ha annunciato che prevede una perdita nel terzo trimestre di 1,6 miliardi di dollari relativamente ai prestiti legati alle sue attività non strategiche. Inoltre, in un rapporto finanziario, la banca ora di proprietà di UBS, ha detto che potrebbe sostenere una perdita fino a 600 milioni di dollari nello stesso periodo dopo la decisione di liquidare alcuni accordi di gestione.
Azioni UBS: gli analisti alzano l'obiettivo di prezzo
Gli analisti stanno avvertendo che il sentiment generale è migliorato su UBS, soffocando i timori di ripercussioni negative dopo il salvataggio di Credit Suisse. Per questo, in media, hanno aumentato l'obiettivo di prezzo delle azioni per il prossimo anno del 13%. In totale, secondo i dati raccolti da Bloomberg, su 24 analisti che coprono il titolo UBS, 15 hanno alzato il target.
Questo ottimismo in particolare è guidato dallo slancio che potrebbe ottenere il business di UBS dall'integrazione degli attivi di Credit Suisse, dall'aumento degli afflussi nella gestione patrimoniale e dalla ripresa dei buyback azionari. "Gli investitori apprezzano il ritmo dei progressi fatti finora dalla banca", ha affermato Andreas Venditti, analista di Vontobel.
Goldman Sachs si spinge oltre e vede un balzo delle azioni UBS a 35 franchi nei prossimi 12 mesi, il che implica un rialzo del 50% dall'ultimo prezzo di chiusura di 22,65 franchi alla Borsa di Zurigo. "I prossimi risultati trimestrali potrebbero rivelarsi il catalizzatore per ulteriori guadagni. Prevediamo una ripresa dei riacquisti di azioni nel 2025, un anno prima rispetto alle aspettative", hanno scritto gli analisti della banca d'affari americana.
Tra gli altri istituti che hanno alzato il loro prezzo obiettivo sulle azioni UBS nell'ultimo mese vanno citati: Berenberg, Citigroup Inc., Keefe Bruyette & Woods e HSBC Holdings Plc.