Le tensioni nel settore bancario quest'anno porteranno a una contrazione degli utili globali del 5%. Lo sostengono in una nota gli strategist di Citigroup, secondo cui il fallimento di alcuni istituti di credito statunitensi e il salvataggio di emergenza di Credit Suisse hanno spaventato il mercato per via degli effetti che tutto ciò può produrre a livello sistemico.
Gli esperti pongono l'accento sulle conseguenze che ha generato la politica monetaria estremamente restrittiva da parte della
Federal Reserve in quest'ultimo anno. Con lo scopo di combattere l'inflazione più elevata degli ultimi 40 anni, la Banca centrale statunitense ha iniziato ad alzare i tassi d'interesse a partire da marzo 2022, portando il tasso ufficiale di sconto da quasi zero al 5%.
Queste strette, che hanno fatto il paio con le misure simili messe in campo dalle altre banche centrali, hanno innescato un rallentamento delle maggiori economie, reso ora più potente dalla crisi bancaria. "Lo stress nel settore bancario ci ha ricordato le conseguenze della stretta monetaria. In futuro, riteniamo che l'attenzione degli investitori si sposterà sempre più dai rischi di tassi più elevati ai rischi di recessione", hanno scritto un team guidato da Beata Manthey.
Azioni: ecco dove investire secondo Citi
Solitamente, quando vi è una riduzione degli utili, le azioni americane tendono a fare meglio rispetto a quelle europee, hanno osservato gli analisti di Citi. Per questa ragione, la banca d'affari statunitense sovrappesa i titoli USA e declassa il mercato azionario europeo. Tuttavia, ha precisato che "la volatilità probabilmente continuerà nel breve termine, poiché i prezzi di mercato sono l'impatto di una recessione prevista negli Stati Uniti nella seconda metà dell'anno".
Per quanto riguarda le azioni su cui puntare, Citi preferisce il settore tecnologico, in quanto meno influenzato dai cicli economici. La view è invece negativa sul settore finanziario globale, a causa di una crisi di fiducia che potrebbe "limitare la propensione al rischio delle banche e ridurre il flusso di credito".
I tassi più elevati per tutto il 2022 hanno colpito duramente le azioni tech, dal momento che per le aziende legate alla crescita e all'innovazione è aumentato il costo del finanziamento per sostenere i corposi investimenti. I finanziari in buona parte ne hanno tratto giovamento, visto che le banche hanno trasferito i rendimenti più alti con maggiore celerità nei tassi su mutui e finanziamenti rispetto a quanto hanno fatto con i tassi sui depositi.
Oggi però la situazione è diversa e, nonostante probabilmente la Fed manterrà il costo del denaro alto ancora per un po', lo scenario recessivo ha peggiorato il quadro per le aziende di credito, che devono tra l'altro affrontare i deflussi dei depositi.