Dopo aver registrato un guadagno dell'11% alla Borsa di Hong Kong, NIO sale dell'1% nel pre-market di Wall Street. A spingere il titolo sono stati gli straordinari dati sull'andamento dell'economia cinese, che preannunciano un 2023 in decisa controtendenza rispetto all'anno passato, caratterizzato dalle chiusure per il Covid-19. Nel mese di febbraio, il PMI manifatturiero del Dragone è salito a livelli che non si vedevano da oltre un decennio.
Si tratta di indicazioni decisamente positive per la produzione e la vendita di veicoli elettrici che hanno spinto anche le altre case automobilistiche cinesi del settore sul listino di Hong Kong: Xpeng ha chiuso la seduta in rialzo del 9,61%, BYD del 6,25% e Li Auto dell'8,62%.
Gli analisti sono altresì convinti che le consegne complessive aumenteranno nel 2023. Ad esempio Jeff Chung di Citigroup prevede una crescita del 30% rispetto allo scorso anno, mentre Michael Sison di Wells Fargo stima che le vendite di veicoli elettrici raggiungeranno quota 9 milioni di unità, segnando un incremento su base annua del 40%.
NIO: i numeri della trimestrale
L'economia cinese in gran spolvero ha compensato una trimestrale di NIO disastrosa e una guidance debole. La società con sede a Hefei ha riportato una perdita nel quarto trimestre 2022 di 51 centesimi per azione, quasi il doppio rispetto a quella attesa da Wall Street di 26 centesimi. Il fatturato dell'azienda è risultato di 2,33 miliardi di dollari, al di sotto dei 2,5 miliardi stimati dal consensus. Nel terzo trimestre NIO aveva registrato un passivo di 36 centesimi per azione e vendite per 1,8 miliardi di dollari.
Il margine su ogni veicolo prodotto nel quarto trimestre del 2022 si è attestato al 6,8%, rispetto al 20,9% nel quarto trimestre del 2021 e al 16,4% nel terzo trimestre del 2022. La contrazione è stata innescata dagli accantonamenti di inventario, dall'ammortamento accelerato sugli impianti di produzione e dalle perdite sugli impegni di acquisto per la generazione esistente di ES8, ES6 ed EC6. Le consegne di auto nell'ultimo quarto dell'anno scorso sono risultate di 40 mila unità.
NIO: le previsioni per il 2023
Le previsioni per il primo trimestre del 2023 non hanno affatto soddisfatto le aspettative. L'azienda si aspetta entrate per 1,6 miliardi di dollari, mentre gli analisti stimavano un fatturato di 2,5 miliardi. Le consegne trimestrali sono previste tra 31 e 33 mila veicoli. Una delusione, in quanto tra gennaio e febbraio NIO ha immatricolato 20,63 mila veicoli, il che significa che restano solo tra 11 e 12 mila auto da consegnare a marzo. Su base trimestrale vi è una decrescita tra 7 e 9 mila veicoli in confronto ai tre mesi di dicembre. La guidance è tanto più negativa se confrontata con quella della rivale Li Auto, che prevede vendite tra 52 e 55 mila unità nel primo trimestre 2023, in rialzo rispetto alle 46,32 mila unità del quarto trimestre 2022.
I top manager di NIO provano comunque a infondere fiducia nell'espansione dell'azienda. "Nel 2022, abbiamo compiuto passi avanti positivi nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie di base e prodotti competitivi, nell'implementazione delle infrastrutture e nell'espansione del mercato globale, gettando solide basi per la crescita a lungo termine dell'azienda", ha affermato l'amministratore delegato e fondatore William Li. "Nel 2023, prevediamo di fornire cinque nuovi prodotti basati su NIO Technology Platform 2.0, implementare 1.000 stazioni Power Swap aggiuntive per migliorare ulteriormente l'esperienza utente olistica, e rafforzare continuamente i nostri vantaggi competitivi nelle aree chiave dei veicoli elettrici intelligenti", ha aggiunto.
Mentre, Steven Wei Feng, Chief Financial Officer, ha asserito che "il 2022 è stato un anno di investimenti decisivi e di ingresso accelerato sul mercato globale per NIO", precisando che nel 2023 verranno concentrati gli sforzi sul "miglioramento dell'efficienza di esecuzione, lavorando in modo agile ed efficiente per abbracciare la concorrenza nel mercato globale dei veicoli elettrici a lungo termine".