Sulle
azioni Moderna si sta abbattendo una valanga di ordini di vendita nelle contrattazioni pre-market di Wall Street. Il titolo della casa farmaceutica americana è
crollato fino a oltre 16 punti percentuali dopo che la società ha ridotto le sue previsioni sulle vendite nel 2025. Ora, l'azienda con sede a Cambridge stima un
fatturato compreso tra 1,5 e 2,5 miliardi di dollari, in netto calo rispetto a una precedente proiezione compresa nell'intervallo 2,5-3,5 miliardi di dollari.
I dati sono stati pubblicati in occasione della conferenza annuale JP Morgan Healthcare, che inizia oggi e terminerà giovedì 16 gennaio. L'incontro, che si tiene a San Francisco, rappresenta l'occasione in cui aziende farmaceutiche e biotecnologiche si riuniscono per discutere l'attuale contesto del settore, anche e soprattutto in merito alla pipeline dei loro prodotti. Al riguardo, gli investitori sono trepidanti per conoscere una gamma più ampia di farmaci Moderna rispetto ai vaccini Covid e RSV, in modo che la casa farmaceutica del Massachussetts possa diversificare il business.
Intanto, lo scorso anno l'azienda ha realizzato entrate complessive per circa 3 miliardi di dollari, mentre sta cercando di ridurre i costi di 1 miliardo di dollari nel 2025 e 500 milioni di dollari nel 2026.
Moderna: a cosa è dovuto il taglio della guidance
La revisione delle vendite di Moderna è l'effetto di una serie di potenziali venti contrari. Come ha sostenuto il direttore finanziario Jamey Mock, il problema principale viene da una maggiore concorrenza nel mercato dei vaccini Covid, con la domanda che dopo la pandemia è scesa bruscamente. In tale contesto, il tasso di vaccinazione è diminuito del 7% su base annua lo scorso autunno. Tra l'altro, l'azienda denota un potenziale ritardo con le strutture in costruzione in altri Paesi. A tutto ciò si aggiunge il fatto che il vaccino RSV fatica a guadagnare trazione.
In questo contesto, la nuova amministrazione Trump potrebbe non essere di aiuto, in quanto la nomina del no vax Robert F. Kennedy Junior a Segretario alla Salute rischia di essere un ostacolo per l'approvazione di ulteriori farmaci.
In proposito, il vaccino di Moderna per il citomegalovirus, o CMV, avrebbe dovuto produrre i risultati dello studio in fase avanzata già a fine 2024. Tuttavia, un gruppo indipendente di esperti ha stabilito che i criteri per l'efficacia non fossero soddisfacenti e quindi ha consigliato la prosecuzione dello studio. A questo punto, la società punta ad ottenere i dati definitivi prima che il 2025 abbia termine.
Inoltre, entro la fine di maggio, le autorità di regolamentazione dovrebbero decidere se dare il via libera al vaccino Covid di nuova generazione. Mentre si attendono i dati sull'efficacia degli studi in fase avanzata riguardo i vaccini per l'influenza stagionale e il norovirus. Moderna conta di pubblicarli entro quest'anno, ma tutto dipenderà dal numero di casi che verranno trattati nel corso della sperimentazione.