I dipendenti di JPMorgan Chase possono brindare, dopo la decisione della banca americana di rimuovere il tetto ai bonus. Ora possono guadagnare fino a 10 volte lo stipendio base, considerato che la retribuzione fissa rimarrà invariata. L'obiettivo del più grande istituto finanziario del mondo è quello di stabilizzare le spese regolari come i mutui garantendosi maggiore flessibilità nella gestione dei salari, mentre non si aspetta che i livelli di retribuzione annuali subiscano grosse modifiche rispetto a quest'anno.
"Riteniamo di aver sviluppato una delle strutture retributive più attraenti ed equilibrate del settore", ha affermato JPMorgan Chase. "La retribuzione fissa rimarrà molto competitiva e avremo ampio spazio per premiare i migliori in modo appropriato". La mossa della società guidata da Jamie Dimon segue quella di Goldman Sachs del mese scorso. Quest'ultima però ha adottato un approccio diverso, in quanto ha ridotto la retribuzione base, prevedendo però bonus per oltre 25 volte.
Banche: cosa significa la mossa di JPMorgan Chase
Le banche americane si stanno adeguando alla decisione presa dal Regno Unito a ottobre 2023 di eliminare i limiti ai bonus in modo da rilanciare gli istituti di credito londinesi e renderli più competitivi. La norma, che poneva una soglia per i bonus di 2 volte lo stipendio base, era stata imposta nel 2014 in Gran Bretagna e in Europa in un periodo in cui gli istituti finanziari cercavano risposte alla crisi derivante dai debiti sovrani.
Le banche avevano trovato nell'aumento della retribuzione fissa un modo per restare competitive. Con la rimozione dei limiti, sono piovute delle critiche in quanto si temeva che la lievitazione dei salari avrebbe comportato un aumento dei costi per le banche mettendo a rischio la redditività, oltre a innescare spirali inflazionistiche. I grandi istituti di credito però ritengono che sia un qualcosa di vitale importanza per tenere la concorrenza con i pacchetti retribuitivi delle banche americane.
In un processo a catena, le aziende di credito USA stanno cercando di non perdere la loro posizione di vantaggio e passano al contrattacco. Finora si sono mosse Goldman Sachs e JPMorgan; l'attesa è che altre seguiranno a ruota a Wall Street. In Gran Bretagna, il mese scorso Barclays ha dichiarato che continuerà a operare sotto il limite, ma "prenderà in considerazione la questione" per il prossimo anno finanziario.
E l'Europa? Per ora rimane alla finestra, ma già alcuni dei più grandi istituti, tra cui Deutsche Bank e Santander, hanno fatto sentire la loro voce verso le autorità di regolamentazione europee affinché riflettano in maniera approfondita circa la destituzione del floor. In caso contrario, le assunzioni dei talenti andrebbero maggiormente nella direzione di Londra e New York.