La guerra per la supremazia dei chip legati all'intelligenza artificiale si scalda, con Huawei Technologies che ha presentato la nuova tecnologia per il suo marchio Ascend. Questa tecnologia ha una potenza di calcolo maggiore e può supportare 15.488 schede grafiche contenenti i semiconduttori AI (Artificial Intelligence), ha dichiarato la società cinese, che ora gestisce un super cluster di 1 milione di schede grafiche. La soluzione proposta da Huawei punta a competere con l'offerta NVLink di Nvidia, che permette una comunicazione ad alta velocità tra i chip principali di un server.
Si tratta di un passo avanti importante, visto che il chip Ascend più avanzato è ancora meno potente del silicio AI del colosso americano. Stando a quanto riferito da Huawei, la minore potenza di calcolo del suo prodotto sarebbe compensata dalla tecnologia di raggruppare più semiconduttori in un cluster al fine di ottenere capacità simili. In tale infrastruttura, il supercluster è collegato a più superpod, a loro volta costruiti da più supernodi. Questi sono la base della tecnologia e vengono costruiti su chip Ascend attraverso un sistema che consente di superare le limitazioni tecniche imposte dalle restrizioni Usa.
Huawei ha dichiarato che il suo nuovo supernodo Atlas 950 supporterà 8.192 chip Ascend e che il SuperCluster Atlas 950 utilizzerà più di 500.000 chip. Nel 2027 è previsto il lancio di una versione più avanzata, Atlas 960, che supporterebbe 15.488 chip Ascend per nodo, mentre l'intero supercluster avrebbe più di 1 milione di chip Ascend. In definitiva, Huawei ha affermato che "i nuovi supernodi saranno i più potenti al mondo". All'evento annuale Huawei Connect a Shanghai, il vicepresidente dell'azienda Eric Xu ha detto che "la potenza di calcolo è e continuerà ad essere la chiave per l'intelligenza artificiale".
Quanto deve preoccuparsi Nvidia dell'ascesa di Huawei?
Nvidia ha motivo di preoccuparsi? Secondo gli esperti del settore, la soluzione di Huawei non è un grande passo avanti nella tecnologia dei chip, ma segna l'ultimo sviluppo delle aziende cinesi per sviluppare alternative locali di fronte alle sanzioni statunitensi. "L'annuncio di Huawei sulla sua svolta informatica è in linea con la recente crescente enfasi da parte del governo cinese sull'autosufficienza riguardo le tecnologie dei chip del Dragone", ha dichiarato George Chen, partner e co-presidente of digital practice di The Asia Group.
A suo giudizio, l'azienda cinese potrebbe esagerare sulle sue capacità tecniche, ma "la sua ambizione di essere un leader mondiale dell'intelligenza artificiale non può essere sottovalutata".
Nel tentativo di smarcare il Paese dalla dipendenza del più grande progettista di chip del mondo, recentemente il governo cinese ha invitato le sue più grandi aziende tecnologiche a non utilizzare il potente RTX Pro 6000D di Nvidia per le applicazioni AI. Tra l'altro, Pechino ha consigliato di non adoperare il chip H20 progettato da Nvidia proprio per la Cina e che ha recentemente ricevuto il via libera da Washington. Finora, l'azienda di Santa Clara non ha effettuato alcuna spedizione.
L'Amministratore delegato di Nvidia
Jensen Huang ha affermato di sentirsi "deluso" dalla chiusura del governo cinese, riconoscendo nel contempo che Huawei è "un concorrente formidabile".