Nel 2022, ExxonMobil e Chevron insieme registreranno utili per quasi 100 miliardi di dollari. Secondo le stime di S&P Capital IQ, le due majors petrolifere americane produrranno guadagni rispettivamente per 56 e 37 miliardi di dollari, capitalizzando il rally dei prezzi dei combustibili fossili, accelerato dopo l'inizio della guerra Russia-Ucraina a febbraio dello scorso anno. E pensare che appena un anno e mezzo fa, le compagnie del petrolio dovevano ancora riprendersi dello shock scaturito dalla pandemia.
Tra l'altro, le società energetiche hanno dovuto subire la pressione da parte degli azionisti attivisti nell'ambito delle strategie per la transizione energetica. Gli sforzi per allontanare l'economia dai combustibili fossili per ora sono stati vani, anche alla luce del nuovo scenario creato dal conflitto in Ucraina. In base alle previsioni di lungo termine recentemente pubblicate da Exxon, la domanda di petrolio sarà in costante crescita almeno fino alla fine del 2040 e la popolazione mondiale nel 2050 consumerà ancora più combustibile di quanto non faccia oggi.
Anche l'Amministratore delegato di Chevron, Mike Wirth, ha nei giorni scorsi affermato che tra 20 anni il mondo sarà ancora governato dai combustibili fossili. Questo significa che le aziende nei prossimi anni continueranno a puntare su gas e petrolio, sebbene abbiano annunciato un aumento di investimenti per la cattura e lo stoccaggio del petrolio, oltre che per l'idrogeno e i biocarburanti.
Exxon-Chevron: vanno comprate le azioni in Borsa?
Il 2022 si è chiuso registrando una performance eccezionale per le azioni Exxon e Chevron. Il titolo Exxon ha terminato le contrattazioni nell'ultima seduta dell'anno a 110 dollari, con un profitto annuale dell'80%, mentre Chevron ha guadagnato nello stesso periodo il 53% a 180 dollari per azione. Si tratta di performance tanto più eccezionali se confrontate con il -19,44% messo a segno dall'indice S&P 500.
Le azioni delle due big oil sono state favorite anceh dai piani di riacquisto che le società hanno messo in campo lo scorso anno. Exxon ha annunciato un buyback da 50 miliardi di dollari fino al 2024, comprendenti i 15 miliardi di dollari già riacquistati. Inoltre, ha aumentato anche il dividendo all'inizio del 2022. Mentre Chevron ha riferito circa la possibilità di riacquistare 15 miliardi di dollari di azioni proprie.
Si tratta di iniziative che hanno innescato forti reazioni politiche: in molti hanno criticato le mosse delle due aziende in ragione del fatto che i consumatori stanno pagando tariffe molto alte sull'energia, alimentando l'inflazione nel Paese. L'Amministrazione Biden ha preso una posizione netta, incitando le grandi aziende produttrici di petrolio e gas a fare di più per aumentare l'offerta e conseguentemente per raffreddare i prezzi sul mercato.