Le azioni Bank of America salgono del 2% nel pre-market di Wall Street grazie a conti del primo trimestre che hanno superato le aspettative degli analisti. La banca ha registrato un'ottima redditività dal margine di interesse netto, allineandosi alle eccellenti performance degli istituti rivali come JPMorgan Chase e Citigroup. La trimestrale di BofA conferma il buon momento di forma del settore bancario americano, nonostante le recenti tensioni.
Il fallimento di tre importanti banche USA a marzo ha scosso il settore, creando le condizioni per una tempesta finanziaria che alimenta le preoccupazioni di una recessione. Tutto ciò ha spinto però i clienti delle banche più piccole a spostare i loro depositi presso gli istituti finanziari più grandi, il che spiega in parte gli ottimi risultati di questi ultimi sul fronte dell'intermediazione tradizionale. "I risultati sono stati forti nonostante un contesto economico difficile con volatilità del mercato e del settore bancario", ha dichiarato Alastair Borthwick, Chief Financial Officer di Bank of America.
BofA: i numeri della trimestrale
Nei tre mesi che sono terminati a marzo, BofA ha riportato utili netti per 7,66 miliardi di dollari, con guadagni per azione di 94 centesimi, ben oltre le stime degli analisti che li davano a 82 centesimi per azione. Nello stesso periodo dello scorso anno i profitti erano risultati di 6,6 miliardi di dollari, con EPS a 80 centesimi.
I ricavi sono ammontati a 26,39 miliardi di dollari, battendo le attese del consensus a 25,13 miliardi di dollari e in crescita del 13% rispetto al primo trimestre del 2022. Entrando nello specifico, la gran parte delle entrate è derivata dal reddito netto da interessi, salito a 14,4 miliardi di dollari, +25% anno su anno. Ciò nonostante, i depositi sono calati del 2% a 1.050 miliardi di dollari, in quanto i clienti hanno preferito trasferire il loro denaro nei fondi monetari, in virtù di rendimenti più allettanti. I ricavi dell'unità di consumer banking della società sono aumentati del 21% a 10,7 miliardi di dollari nel primo trimestre mentre gli introiti derivanti dal trading di titoli a reddito fisso, valute e materie prime hanno avuto un'impennata del 27% rispetto all'anno precedente a 3,5 miliari di dollari.
L'unica nota stonata riguarda le commissioni incassate dall'attività di investment banking, che sono crollate del 20% a 1,2 miliardi di dollari. Su questo ha inciso la riduzione delle attività di M&A delle aziende, al livello più basso in oltre un decennio, a causa dell'aumento dei tassi d'interesse, dell'elevata inflazione e dei timori per una recessione. Nel primo trimestre Bank of America ha accantonato 931 milioni di dollari per perdite su crediti, che riflettono 807 milioni di dollari di storni netti e una riserva netta di 124 milioni di dollari.
L'amministratore delegato di BofA, Brian Moyinihan, ha espresso soddisfazione per quanto emerso dalla trimestrale. "Ogni segmento di business ha ottenuto buoni risultati man mano che abbiamo sviluppato le relazioni con i clienti e gli account in modo organico e a un ritmo sostenuto. I nostri risultati dimostrano come l'impegno decennale della nostra azienda per una crescita responsabile abbia contribuito a fornire stabilità in contesti economici in evoluzione", ha scritto.