Cosa sta succedendo alle
azioni Nvidia a Wall Street? Fino a poco tempo fa assolute protagoniste e punta di diamante delle Magnifiche Sette (Alphabet, Apple, Amazon, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia e Tesla), ora sono diventate oggetto di vendite a mani basse da parte degli investitori. Nell'ultima seduta, il titolo è sprofondato del 10% bruciando oltre 200 miliardi di capitalizzazione.
Nell'ultimo mese le azioni hanno perso circa il 20% e ora scambiano a 762 dollari. Un livello, questo, ben lontano dal picco storico di 974 dollari del mese scorso.
Il crollo di Nvidia sta guidando comunque un
ritracciamento generalizzato dei titoli tecnologici, con l'indice
NYFANG che la scorsa settimana ha lasciato per strada l'8,3%. In questo ambito, hanno pesato molto le trimestrali di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, che ha abbassato la guidance per il 2024, ed il fatto che Netflix abbia annunciato che non comunicherà più in maniera sistematica i dati sugli abbonamenti.
Azioni Nvidia: cosa sta determinando il sell-off
Le cause che spiegano la disfatta delle azioni Nvidia nell'ultimo mese non sono molto chiare. Il più grande progettista al mondo di chip di fascia alta ha intrapreso una cavalcata impressionante in Borsa da inizio dello scorso anno quando ha rivelato i grandi ritorni per il business dall'intelligenza artificiale. Quindi, la prima ragione del calo potrebbe alludere a un fisiologico ritracciamento delle quotazioni sulle prese di profitto, alla luce anche di una stagione delle trimestrali che per le big tech è appena iniziata.
Una seconda motivazione potrebbe essere attribuita alle prospettive dei chip. Nvidia è leader assoluto e dominante nel mercato dei semiconduttori di prima fascia, mentre la domanda legata all'intelligenza artificiale è in crescita costante. Tuttavia vi sono alcuni elementi che potrebbero condizionare pesantemente il mercato, come le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il Dipartimento del Commercio USA ha imposto nell'ultimo anno e mezzo pesanti strette per impedire ad aziende come Nvidia di esportare i suoi chip in territorio cinese. Questo ha costretto il colosso di Santa Clara a progettare semiconduttori meno potenti per le società cinesi. Il rischio è che da Washington arrivino ulteriori misure restrittive che coinvolgono anche queste ultime tipologie di chip. La Cina è un'area molto importante per il business di Nvidia, dal momento che rappresenta circa un quinto dei ricavi complessivi dell'azienda. Un altro brutto segnale inerente al mercato dei chip proviene da TSMC, il più grande produttore al mondo a contratto, il quale ha tagliato del 10% le proprie aspettative di crescita per il 2024.
Una terza ragione del crollo delle azioni Nvidia potrebbe riferirsi alle
aspettative che la Federal Reserve aspetti ancora a lungo prima di tagliare i tassi di interesse. L'ipotesi molto concreta di uno scenario di questo tipo colpisce particolarmente i titoli tecnologici, i cui costi di finanziamento rappresentano una voce particolarmente consistente del bilancio.
Infine, varrebbe la pena di citare l'incertezza economica globale che sta colpendo la domanda generale e gli attriti a livello geopolitico come le guerre in Medio Oriente e in Ucraina che rappresentano un rischio tangibile per la produzione futura.
Cosa fare con le azioni
In questo quadro non molto entusiasmante, gli investitori si chiedono se è arrivato il momento di vendere le azioni Nvidia. È un bel dilemma. Un po' come quando il mercato si domandava se fosse o meno il caso di salire sul treno in corsa quando il rally delle azioni sembrava inarrestabile.
La chiave di tutto potrebbe essere l'intelligenza artificiale e quanto sarà in grado di trainare il settore dei chip. Prima delle ultime trimestrali di Nvidia si era detto che risultati deludenti avrebbero potuto innescare un brusco sell-off. Così non è stato, anzi proprio grazie all'AI (Artificial Intelligence), i conti hanno continuato a sorprendere in positivo. Il punto è fino a quando la nuova tecnologia sarà in grado di sostenere il titolo in Borsa.
Alcuni analisti pensano che presto o tardi giungerà il momento in cui il beneficio aggiuntivo sarà nullo perché tutto quanto verrà incorporato nelle quotazioni azionarie. Quindi, bisogna vendere le azioni Nvidia? La risposta in questi casi non è mai svuotata dalle incertezze. Di certo, entrare in questo momento a mercato potrebbe essere un grande rischio.