In un periodo storico molto delicato nella definizione degli equilibri internazionali, gli operatori sono focalizzati sulle azioni cinesi. Nonostante la fine delle restrizioni messe in campo per limitare la diffusione del Covid-19, l'economia del Dragone ancora stenta a ripartire.
Nella riunione del G-7 di questo fine settimana, i leader hanno posto in evidenza la necessità di diversificare dalla Cina in modo da ridurre il rischio di investimento. "Affrontare le sfide poste dalle politiche cinesi e contrastare le pratiche maligne, come il trasferimento illegittimo di tecnologia e la divulgazione di dati", riporta il comunicato congiunto emesso a conclusione dei lavori. Gli analisti però sono nel complesso ottimisti, in particolare su tre colossi che guidano l'economia del Dragone: Alibaba, Baidu e Tencent.
Azioni cinesi: ecco cosa comprare
Gli ultimi dati trimestrali hanno riportato luci e ombre nei tre giganti tecnologici cinesi. Alibaba ha mancato le stime dei ricavi degli analisti, ma le entrate hanno raggiunto quota 208,2 miliardi di yuan, pari a 29,6 miliardi di dollari USA, con una crescita anno su anno del 2%. Le preoccupazioni persistono in particolare in merito all'e-commerce domestico, sceso del 3%, e al cloud, diminuito del 2%.
L'aspetto però che sta catalizzando l'attenzione degli investitori riguarda la
separazione dell'attività del conglomerato in sei distinte unità ( Alibaba si divide in 6 unità, le azioni volano a Wall Street), cinque delle quali finiranno per quotarsi in Borsa. La mossa è vista dagli analisti come un segno di resa nei confronti delle autorità, da sempre refrattarie verso i grandi conglomerati, ma anche come un effetto dell'allentamento del giro di vite del governo sulle società tecnologiche del Paese.
"Il contesto normativo per le società Internet sembra allentarsi e vediamo Alibaba beneficiario chiave come proxy cinese", ha detto Morgan Stanley in un rapporto. Mentre, secondo Dan Ives, analista di Wedbush Securities, il piano del gigante di Hangzhou di separare il business rappresenta "un passo nella giusta direzione per la storia di Alibaba". Jiong Shao, analista di Barclays, pone l'accento sul cloud, considerandolo "il gioiello della corona" in relazione allo sviluppo dell'intelligenza artificiale che "ha la capacità di cambiare il modo in cui le persone fanno le cose e persino l'umanità". Tra due o tre anni, "il valore di Alibaba Cloud potrebbe facilmente superare i 100 miliardi di dollari", stima Shao.
Baidu ha superato le stime di ricavi e utili nel primo trimestre 2023, rimbalzando dopo una serie di trimestri negativi o piatti.
Il colosso dei motori di ricerca ha lanciato Ernie Bot (
Baidu lancia Ernie Bot, rivale cinese di ChatGPT, cosa fare in Borsa?), il chatbot basato sull'intelligenza artificiale che, dopo qualche imperfezione rilevata durante la presentazione del mese di marzo, ha superato gli ultimi test.
Anche Tencent si è risvegliato dopo alcuni trimestri di torpore, con il Presidente e Amministratore delegato Pony Ma che ha attribuito la crescita dei ricavi a due cifre ai volumi di pagamento e alla spesa pubblicitaria scaturiti dalla ripresa dei consumi in Cina. "La pubblicità sta andando molto bene", ha detto Shao, osservando che Tencent e Baidu hanno entrambi aumentato a due cifre su base annua i ricavi dalle inserzioni.
"I guadagni di Baidu, Alibaba, Tencent hanno tutti battuto le stime", ha osservato Ronald Keung, capo di Asia Internet Research presso Goldman Sachs. Da inizio anno, le azioni dei tre pesi massimi cinesi hanno realizzato una performance rispettivamente dell'8,66%, del -4,67% e del 2,16%.