Consegne a livelli record per NIO e Li Auto. Nonostante le numerose difficoltà alle forniture e le chiusure in Cina per effetto del Covid-19, si tratta di un segnale positivo per tutto il settore della mobilità elettrica.
Dopo il +21,71% messo a segno ieri in scia all'allentamento di alcune restrizioni Covid, nel trading pre-market a Wall Street le azioni NIO scendono dello 0,6% mentre il titolo Li Auto, che ieri era salito del 18,73%, registra un rosso del 3,4%.
Quest'anno alla Borsa americana, NIO e Li Auto hanno perso rispettivamente il 59,66% e il 31,46%, per effetto di vari fattori riconducibili all'aumento dei tassi d'interesse, alla politica cinese zero Covid, all'aumento dei costi e all'accresciuta concorrenza.
NIO, Li Auto e Xpeng: i numeri delle consegne
Nel mese di novembre, NIO ha consegnato 14.178 veicoli, il 41% in più rispetto a ottobre e +9% in confronto al precedente massimo di giugno 2022 di 12,961 unità. In questi primi undici mesi dell'anno le immatricolazioni totali sono arrivate a 106.671 auto, il 32% in più rispetto allo stesso periodo del 2021.
Li Auto ha registrato 15.034 consegne il mese scorso, evidenziando un aumento del 50% rispetto a ottobre e del 7% se paragonato al precedente top di dicembre 2021 a 14.087 veicoli. Nel complesso, l'azienda guidata da Xiang Li ha venduto 112.013 vetture nel 2022, con un incremento del 47% su base annua.
La stessa situazione brillante non si riscontra nell'altra compagnia cinese Xpeng, che invece a novembre
ha consegnato appena 5.811 unità, in crescita rispetto ai 5.101 veicoli di ottobre, ma ben lontano dal record di 16.000 consegne di dicembre 2021. Finora nel 2022, comunque, l'azienda di Guangzhou è arrivata a vendere 109.465 auto, superando di un terzo le immatricolazioni dei primi undici mesi dello scorso anno.
Cosa significano i dati sulle consegne di NIO e Li Auto per Tesla
Si tratta di risultati che hanno una valenza particolare per il numero uno tra i produttori mondiali di auto elettriche, Tesla. La compagnia di Palo Alto genera un quarto delle sue vendite in Cina attraverso lo stabilimento di Shanghai e sapere che il mercato più grande del mondo scoppia di salute è sicuramente una notizia positiva. Anche perché i problemi che Tesla ha dovuto affrontare nel territorio cinese non sono stati pochi in questi mesi.
Da ultimo si è aggiunto anche il
possibile richiamo di 435 mila auto in Cina dell'azienda guidata da
Elon Musk per problemi legati al software che impedisce l'accensione delle luci posteriori. Questo riguarda per l'esattezza 142.277 berline Model 3 e 292.855 veicoli Model Y. La società ha già annunciato un aggiornamento del software.
Il problema si unisce a quello della scorsa settimana quando, sempre in Cina, Tesla ha richiamato 80 mila veicoli per questioni relative alle cinture di sicurezza e al software.
La vera spina nel fianco però in questo momento è la concorrenza del colosso cinese BYD, sostenuto da
Warren Buffett, che sta crescendo a ritmo frenetico e che è diventato la prima azienda al mondo nelle vendite delle auto a nuova energia, comprendenti i veicoli elettrici e ibridi.