Apple: origine, storia e sviluppo del colosso dell'iPhone | Investire.biz

Apple: origine, storia e sviluppo del colosso dell'iPhone

22 nov 2024 - 14:00

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Apple è una della società più capitalizzate del mondo e fa parte della schiera dei Magnifici 7 di Wall Street. Ripercorriamo i momenti salienti della storia dell'azienda

Era l'estate del 1975 quando un giovanissimo Steve Jobs, co-fondatore di Apple, vide una copertina di un LP dei Beatles rappresentante una mela. All'epoca l'imprenditore ancora ventenne se ne appassionò, considerando anche che mangiava solo frutta. Da lì trasse l'ispirazione per mettere il nome all'azienda che pensava di fondare.
 
L'episodio fu raccontato nel 2010 da Steve Wozniak, altro co-fondatore di Apple. In un documentario su Steve Jobs invece si narra che mentre stavano decidendo la denominazione della società, Jobs, Wozniak e Ronald Wayne (che uscì però subito dalla società) videro una mela morsicata poggiata su un tavolo e presero spunto per l'assegnazione del nome. Ad ogni modo, quello a cui i tre diedero vita fu un qualcosa di straordinario, forse al di là di ogni più fantasiosa immaginazione.
 
Nata come un produttore di computer, Apple oggi è un gigante della tecnologia con prodotti che vanno dall'iPhone, all'iPad, al Mac, ai dispositivi indossabili come gli auricolari EarPods e lo Smart Watch, a un'infinità di servizi tipo Apple TV+, Apple Music, iTunes Store, App Store, Apple Books, Apple News; Apple Fitness+; Apple Pay, Apple Card, iCloud che fornisce archiviazione e sincronizzazione dati nel cloud; Apple Arcade che fornisce un catalogo di videogiochi. Apple è una delle società più capitalizzate del mondo, con un valore di mercato che supera i 3.000 miliardi di dollari. 
 
 

Apple: origini

Apple nacque nel 1976 a Los Altos, nella Silicon Valley della California, come Apple Computer con l'obiettivo di sviluppare e vendere personal computer. All'epoca Wozniak, programmatore per la Hewett-Packard stava studiando come progettare un computer, considerando che i processori commerciali, l'Intel 8080 e il Motorola 6800, erano troppo costosi.
 
Il prototipo fu completato nel suo garage e presentato durante una conferenza all'Homebrew Computer Club, dove incontrò per la prima volta Steve Jobs. Quest'ultimo lo convinse ad assemblare la macchina e a venderla in società insieme a lui. Così, Jobs si rivolse a un negozio di computer della zona, The Byte Shop, proponendo la vendita degli esemplari. Il proprietario dello store ne comprò 50 a 500 dollari ciascuno, una volta però montati e assemblati.
 
La macchina era innovativa in quanto poteva essere collegata a un televisore, mentre buona parte dei computer dell'epoca non avevano nemmeno un dispositivo video. I primi computer furono costruiti e assemblati nel garage di Wozniak, in attesa di avere maggiori risorse con le prime vendite.
 
La seconda versione del computer, denominata Apple II, fu particolarmente costosa e trovò sostegno nell'imprenditore informatico Mike Markkula, che confidò nel progetto e mise sul tavolo 250 mila dollari. La novità del dispositivo fu che i dati contenuti erano visualizzati nella memoria del computer e non in stringhe di testo inviate dal processore, oltre al fatto che la macchina visualizzava anche la grafica a colori e non un semplice testo. La presentazione di Apple II avvenne il 16 aprile del 1977 al primo West Coast Computer Faire - l'evento che ospita l'esposizione al pubblico dei prodotti innovativi dell'informatica - che inaugurò di fatto l'era del computer. 
 
 

Apple: il boom degli anni '80

Il successo dei computer Apple fu enorme e la società decise di quotarsi in Borsa nel 1980. Tuttavia, quell'anno entrò nel mercato IBM, producendo un PC che utilizzava come sistema operativo MS-DOS della Microsoft di Bill Gates.
 
Grazie alla sua potenza commerciale, IBM conquistò quote di mercato, al che Apple fece la contromossa ideando Apple III. L'aver agito con troppa sollecitudine però comportò alcuni errori di progetto, tipo la mancanza di una ventola di raffreddamento della macchina. Questo significava che il PC si surriscaldava facilmente e molti modelli furono richiamati. Tra l'altro, Apple III era costoso e le vendite furono più basse di quanto sperato.
 
Per cercare di superare i problemi, Apple fece nascere altri due progetti: Lisa e Macintosh. Il primo PC fu presentato nel gennaio del 1983 a un costo di 9.900 dollari, ma non riuscì a conquistare il mercato e quindi la commercializzazione fu abbandonata tre anni più tardi. Macintosh fu presentato nel 1984 e si pose come alternativa economica a Lisa. Nel 1985 Microsoft presentò Windows, al che Jobs negoziò con il rivale un accordo storico, ossia lo sviluppo di Word ed Excel per il sistema operativo di Apple.
 
 

Apple: i difficili anni '90

Gli anni '90 furono molto sfidanti per Apple, che visse nella prima fase un preoccupante calo delle vendite. Non servirono a molto nemmeno alcune scelte di cambio della dirigenza, in quanto a dominare il mercato era il sistema operativo Windows della Microsoft. Quello di Apple, il Classic Mac OS, era datato e la quota di mercato dell'azienda precipitò dal 20% al 5%.
 
Jobs corse ai ripari, sebbene ancora non avesse ricevuto un incarico ufficiale nella società da lui fondata. Il 6 agosto 1997 raggiunse un accordo con Microsoft, secondo cui l'azienda fondata da Bill Gates avrebbe acquisito il 7% delle azioni Apple senza diritto di voto in assemblea, per un valore di 150 milioni di dollari. Sulla base di tale accordo, Microsoft si sarebbe impegnata a realizzare versioni di Internet Explorer e Microsoft Office per Macintosh e a chiudere alcune diatribe legali in corso legate ai brevetti. Per cinque anni Microsoft avrebbe installato il suo browser su tutti i computer prodotti da Apple.
 
Il 16 settembre 1997 Jobs ottenne ufficialmente la carica di Amministratore delegato fino al 2001 con un compenso simbolico di 1 dollaro. Alla guida dell'azienda, l'imprenditore puntò sulla realizzazione di nuovi dispositivi come MP3 e iPod, la cui tecnologia portò nel decennio successivo all'iPhone e all'iPad.
 
 

Apple: gli anni della rinascita

Il nuovo millennio fu quello della rinascita di Apple, con il lancio nel 2001 del Mac OS X, un sistema operativo per le utenze private e professionali. L'anno successivo fu presentato il nuovo iMac G4, che ebbe poi versioni aggiornate. Intanto il pacchetto azionario in mano a Microsoft venne ricomprato, ma la quota di mercato del colosso di Cupertino continuava a scendere raggiungendo il 3%.
 
A giugno 2005 Apple adottò i processori Intel per i computer Macintosh, con i primi modelli presentati a gennaio 2006 e dotati di Intel Core Duo. La vera rivoluzione avvenne nel 2007, quando Apple mise in commercio l'iPhone, uno smartphone dallo schermo multi-touch, con il quale la società irruppe nel settore della telefonia mobile. Il successo fu enorme, con 4 milioni di unità vendute già nei primi 200 giorni in cui il dispositivo fu commercializzato. La società aveva già conquistato il 19% della quota di mercato degli smartphone.
 
 

Apple: l'era di Tim Cook

Steve Jobs è venuto a mancare il 5 ottobre del 2011, ma aveva già abbandonato la carica di Amministratore delegato circa un mese e mezzo prima a causa di una lunga malattia. Il suo posto è stato preso da Tim Cook, che ancora oggi è alla guida del colosso di Cupertino. Jobs ha trasmesso a tutti i manager dell'azienda la cultura della creatività e dell'indipendenza. Ed è stata questa la principale motivazione per cui Apple è riuscita a distinguersi dalla concorrenza.
 
Intanto ogni anno veniva rilasciata la nuova versione dell'iPhone, con nuove funzionalità, design e schermo. Il mese di presentazione del dispositivo aggiornato di norma è settembre e oggi si è arrivati alla sedicesima edizione. Il successo in ogni anno è strepitoso e i consumatori devono mettersi in fila per effettuare l'ordine a ogni uscita, malgrado il costo elevato. Il plus tecnologico di Apple è tale da aver costruito una base di clienti incrollabile, il che permette all'azienda di determinare i prezzi e dettare le regole nei confronti dei fornitori.
 
L'era di Cook è stata questa: innovazione costante, tecnologia all'avanguardia, capacità di conservare i clienti e di catturarne di nuovi. Tutto questo ha portato a ricavi e utili crescenti, il che si è riflesso nelle quotazioni in Borsa che hanno fatto di Apple la società più capitalizzata del mondo per lungo tempo. Il business di Apple si è esteso in diverse aree: l'iPhone, l'iPad, il Mac, Apple Watch, Apple TV, i prodotti indossabili e una sfilza di servizi come: Apple Music, iTunes Store, App Store, Apple Books, Apple News; Apple Fitness+; Apple Pay, Apple Card; iCloud, Apple Arcade e molti altri.
 
Il 27 gennaio 2010 Apple ha presentato il suo primo tablet multimediale, iPad, dispositivo che con un'interazione multi-touch offre servizi multimediali quali musica, filmati, videogiochi, e-book, messaggistica, videochiamate, posta elettronica, ecc.
 
Nel 2014, l'azienda ha introdotto l'Apple Watch, inizialmente pensato per monitorare la salute e il fitness. Ciclicamente ha aggiornato la versione aggiungendo nuove capacità, rendendolo più veloce e più indipendente dall'iPhone.
Apple ha avuto anche qualche fallimento, tipo il progetto di creare l'auto elettrica, abbandonato dopo 10 anni in quanto il mercato è diventato estremamente competitivo.
 
Il boom dell'intelligenza artificiale negli ultimi anni ha lasciato indietro l'azienda rispetto ad altri giganti della tecnologia. Questo per via di una certa titubanza ad entrare in un settore molto impegnativo. Apple ha coperto il gap nell'estate 2024 lanciando Apple Intelligence, una piattaforma che aggancia i suoi dispositivi all'intelligenza artificiale, incluso l'assistente vocale Siri. Gli investimenti nella nuova tecnologia puntano a recuperare le quote di mercato perse ultimamente nel comparto degli smartphone a causa dell'aumento della concorrenza.
 
 
 

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