La trimestrale di Alphabet ha mandato in orbita gli investitori a Wall Street con l'annuncio del primo dividendo ma soprattutto ha scacciato lo spettro agitato da Meta Platforms sull'intelligenza artificiale. Dopo aver raggiunto il break-even lo scorso anno, il titano tecnologico di Mountain View ha riportato un utile per il cloud alimentato dall'AI (Artificial Intelligence) di 900 milioni di dollari, oltre le stime di 672,4 milioni di dollari. Questo significa che gli investimenti dell'azienda nel business del futuro stanno dando i loro frutti.
Solo 24 ore prima, Meta aveva spaventato il mercato
ridimensionando la guidance proprio sul fattore AI attraverso il messaggio che forse l'azienda potrebbe non beneficiarne così tanto rispetto a quanto si è pensato fino ad oggi (
Meta: crollo del 15% dopo trimestrale semina il panico a Wall Street). I conti di Google, invece, rovesciano questa impostazione e fanno respirare gli investitori. La reazione nelle contrattazioni after hours di Wall Street è stata una naturale conseguenza, con le
azioni Alphabet che sono schizzate fino a un +17%, per chiudere con un guadagno dell'11,59%.
Alphabet: i numeri della trimestrale
Nel primo trimestre 2024, Alphabet ha prodotto un fatturato di 80,54 miliardi di dollari, in aumento del 15% rispetto ai 69,79 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023. Il tasso di crescita è il più alto dall'inizio del 2022, ma soprattutto ha superato le aspettative degli analisti che si aspettavano ricavi per 78,59 miliardi di dollari.
Scendendo nei dettagli, l'azienda ha ottenuto entrate dalla pubblicità per 61,66 miliardi di dollari (60,2 miliardi previsti da Wall Street), di cui:
- Google Search & other 46,16 miliardi;
- YouTube ads 8,09 miliardi (7,72 miliardi previsti dagli analisti);
- Google Network 7,41 miliardi.
Gli altri servizi derivanti da Google subscriptions, platforms e dispositivi hanno realizzato introiti per 8,74 miliardi di dollari. Il cloud computing ha ottenuto un fatturato di 9,57 miliardi di dollari (9,35 miliardi stimati dal consensus) grazie al boom di strumenti di intelligenza artificiale generativa che si basano sui servizi cloud per fornire la tecnologia ai clienti.
L'azienda ha registrato un utile netto di 23,66 miliardi di dollari, balzato del 57% rispetto ai guadagni di 15,05 miliardi di dollari del primo quarto del 2023. L'utile per azione si è attestato a 1,89 dollari, contro gli 1,17 dollari di un anno prima e gli 1,51 dollari attesi dagli analisti.
Dividendi e buyback
Alphabet ha annunciato il primo dividendo della sua storia, corrispondente a 0,20 dollari per azione che sarà pagato il 17 giugno agli azionisti registrati al 10 giugno su ciascuna delle classi di azioni A, B e C. Per il futuro, la società intende pagare cedole trimestrali, ma tutto ciò sarà a discrezione del Consiglio di amministrazione. Alphabet ha seguito Meta Plarforms a distanza di tre mesi, da quando cioè il gigante di Menlo Park ha annunciato il suo primo dividendo. Il co-fondatore di Alphabet, Sergey Brin, che possiede più di 730 milioni di azioni di classe B e C, riceverà un pagamento di 146 milioni di dollari. L'altro co-fondatore Larry Page, che detiene 389 milioni di azioni di Classe B, otterrà un ritorno di 78 milioni di dollari.
Oltre ai dividendi, Alphabet riacquisterà fino a ulteriori 70 miliardi di dollari di azioni di classe A e C. Le previsioni sono per buyback eseguiti di volta in volta, in funzione delle condizioni generali di business e delle opportunità di mercato.
Ora tra le Big Tech, l'unica che non distribuisce i dividendi risulta essere Amazon. Il colosso di Seattle è restio anche ai buyback. Il più grande riacquisto di azioni da parte della società è avvenuto nel 2022, per un massimo di 10 miliardi di dollari.