- Le notizie poco brillanti sull'occupazione Usa rallentano la corsa degli indici americani, mentre in Asia riprende la corsa al rialzo;
- Le valute dei paesi emergenti continuano il recupero verso il dollaro americano e aprono nuove prospettive di investimento;
- La tecnologia la fa da padrona nel mercato dell'Aim grazie ad importanti partnership che si sono create in questi giorni.
Prese di beneficio in Usa
Il mercato del lavoro americano non incanta, i dati rilasciati venerdì segnano un calo dei posti di lavoro creati a dicembre di 145.000 rispetto ai 164.000 previsti e ai 256.000 della rilevazione precedente. Ma a sorprendere è il calo del salario orario medio mensile e annuale, nonostante il tasso di disoccupazione sia rimasto costante. Ne approfittano i mercati per prendere profitto del fine settimana e dopo una serie incontrastata di rialzi al limite dell'euforia.
Le borse asiatiche invece ripartono come avevano terminato la settimana, con guadagni diffusi in tutti i listini appena sotto l'1%. Questo conferma quanto l'andazzo generale sia positivo nell'attesa del grande incontro che dovrebbe esserci il 15 dicembre a Washington tra la delegazione cinese e quella americana per la chiosa della fase uno del trattato. Secondo il Wall Street Journal Trump è riuscito finalmente ad ottenere un sì dalla Cina riguardo l'impegno ad incontri bilaterali almeno due volte l'anno e probabilmente durante la cerimonia per la firma tale accordo sarà annunciato. I mercati hanno già scontato tutto quindi, con estrema probabilità, non ci sarà grande risonanza in borsa il giorno dell'evento a meno di grandi sorprese al momento non preventivate.
Le valute emergenti alla ribalta
Nel mercato del forex il dollaro mostra i muscoli nonostante le notizie non esaltanti sull'occupazione americana e guadagna terreno nei confronti dello yen giapponese e della sterlina. Però perde verso le valute dei paesi emergenti come la rupia indonesiana che si porta ai minimi da aprile e cioè a 13,670 sul biglietto verde e quella indiana che si apprezza per il quinto giorno consecutivo arrivando a 70.8.
Il denaro che gli operatori investono sulle valute emergenti può essere un segnale di ottimismo, di ricerca di buoni guadagni essendo anche che la valuta americana riflette un momento storico in cui l'economia a stelle e strisce detta legge su altre più depresse come quella europea o in una condizione particolare come quella britannica.
A Piazza Affari attenzione all'Aim
Mentre il governo italiano prova a ricompattarsi per districare le delicate vicende che ha sul tavolo riguardo l'affaire Autostrade e il caso Ilva che potranno avere riflessi importanti sul principale listino milanese, nel segmento Aim si mette in luce ancora una volta il comparto tecnologico dove spicca Relatech che guadagna l'11,5% e Intred che sale del 7,3%. Quest'ultimo è riuscito a sottoscrivere un patto con la famiglia Erri per l'acquisizione del 75% circa di Qcom, società specializzata nella banda larda e ultra larga, nella telefonia fissa nonché nei servizi di sicurezza informatica avendo in portafoglio circa 4.000 clienti qualificati. Da segnalare anche Cyberoo che sale del 6,8% a seguito di un contratto sottoscritto con Gartner, multinazionale specializzata nella consulenza strategica e tecnologica.