Per classificare le società quotate a Wall Street si è soliti utilizzare la capitalizzazione o cap. La capitalizzazione non è altro che il valore di mercato di ogni singola azione moltiplicato per il numero di azioni in circolazione emesse dalla società. Ad esempio, Apple ha una capitalizzazione di 3.181,65 miliardi di dollari alla chiusura settimanale del 21 giugno. Tale valore è frutto del prodotto tra il prezzo di 207,49 dollari e il numero di azioni in circolazione pari a 15,334 miliardi.
La capitalizzazione, o valore di mercato, permette di distinguere le società tra grandi e piccole. Inoltre, ha una grande importanza nella composizione di alcuni indici. A differenza del Dow Jones Industrial Average, che prende a riferimento il prezzo delle azioni come criterio chiave, lo S&P 500 ed il NASDAQ Composite sono strutturati in funzione della capitalizzazione delle società che li compongono. Quindi, più una società è capitalizzata, più è comprata dagli investitori che vogliono ottenere un'esposizione agli indici. Infatti, quando questi acquistano l'S&P 500 o il NASDAQ Composite, automaticamente comprano le azioni delle società che li compongono.
Uno dei requisiti per entrare a far parte dell'S&P 500 è quello di una capitalizzazione di almeno 11,2 miliardi di dollari. Per essere inserito nel NASDAQ Composite è sufficiente una market cap di 250 milioni di dollari.
Wall Street: la distinzione in base al cap
Basandosi sulla capitalizzazione, a Wall Street si possono fare delle distinzioni da prendere a riferimento nelle scelte di investimento. Ecco quali sono:
Large cap
Le large cap sono le aziende che hanno una capitalizzazione di mercato superiore a 10 miliardi di dollari. Il campo qui è molto largo, perché ci sono alcune società che hanno superato abbondantemente i 1.000 miliardi di capitalizzazione e che quindi farebbero parte di una categoria molto extra large. Al 21 giugno 2024 tali società sono: Microsoft (3.342 miliardi), Apple (3.181 miliardi), Nvidia (3.113 miliardi ), Alphabet (2.218 miliardi), Amazon (1.967 miliardi) e Meta Platforms (1.255 miliardi). Tra i fondi che riproducono l'andamento dei titoli a grande capitalizzazione si possono ricordare l'iShares MSCI USA Large Cap e il NASDAQ US Large Cap.
Small cap
Le small cap invece sono le società con un valore di mercato inferiore a 1 miliardo di dollari. Il più importante indice che comprende i titoli a bassa capitalizzazione è il Russell 2000, che fa riferimento alle 2.000 società con il valore più basso in Borsa.
Mid cap
Le mid cap riguardano le aziende che si trovano in una via di mezzo tra le large e le small cap, quindi dotate di un valore di Borsa compreso tra 1 e 10 miliardi di dollari. Uno degli indici rappresentativi delle aziende a media capitalizzazione a Wall Street è l'S&P Mid Cap 400, che contiene 400 titoli azionari compresi nel sottostante indice composito S&P 1500. All'interno del benchmark vengono incluse le società con un valore di mercato che ricade tra 2,4 miliardi e 8,2 miliardi di dollari.
Mega cap
Le mega cap sono le società con una capitalizzazione superiore a 100 miliardi di dollari. Senza scomodare le big sopra citate, possiamo elencare una miriade di aziende a Wall Street che rappresentano le rock star del mercato azionario americano in ogni settore: da Berkshire Hathaway a Tesla, a Eli Lilly, a JPMorgan Chase, a TSMC. Un fondo che ricopia l'andamento delle azioni di questa categoria è il Vanguard Mega Cap Index Fund.
Micro cap
Nell'ambito della società a bassa capitalizzazione vi sono anche le micro cap, ossia che capitalizzano sotto i 100 milioni di dollari. Alcuni fondi riproducono un paniere di queste aziende, come il DJ Select Micro-Cap e l'iShare Micro-Cap ETF.
Nano cap
Ancora più piccole in termini di capitalizzazione sono le aziende facenti parte della categoria nano cap, che hanno un valore di mercato inferiore ai 50 milioni di dollari.