Gli USA rischiano di precipitare nuovamente nel caos a causa del tetto al debito. L'accordo bipartisan raggiunto dal Congresso sul piano da 100 miliardi di dollari dello speaker alla Camera Mike Johnson è stato bocciato dal neo presidente eletto
Donald Trump. Il tycoon e i suoi hanno deciso di non votare la manovra e il Paese ora potrebbe
subire uno shutdown già da questo fine settimana. Di cosa si tratta? In sostanza, è una procedura secondo la quale le attività amministrative non essenziali dello Stato subiscono un arresto, a meno che il Congresso non legiferi per consentire piani di spesa al Tesoro fino a una certa data.
La legge provvisoria stavolta dovrà basarsi, tra l'altro, su aiuti per calamità e agricoltura. Trump ha messo il suo veto spingendo per un nuovo accordo che mantenga gli aiuti, ma elimini altre misure. "Dovremmo approvare una legge di spesa più semplice e l'unico modo per farlo è con una misura temporanea senza regali ai democratici, combinata con un aumento del tetto del debito", ha affermato il magnate newyorchese in un comunicato congiunto con il suo vice JD Vance.
Ad accendere la miccia sono stati anche alcuni post su X di Elon Musk, che ha attaccato il compromesso bipartisan citando alcune spese non correlate alle calamità e al finanziamento di alcune operazioni governative, tipo l'aumento agli stipendi dei parlamentari. L'Amministratore delegato di Tesla e SpaceX, nonché capo di X, sarà il prossimo presidente del Dipartimento per l'efficienza USA con il compito di eliminare sprechi e burocrazia. Sta quindi facendo le prove generali e la sua opinione potrebbe condizionare già da adesso la vita parlamentare degli Stati Uniti.
USA: cosa prevede la manovra anti-shutdown
L'accordo raggiunto tra i leader dei democratici e dei repubblicani al Congresso USA prevede uno stanziamento di 100 miliardi di dollari per sostenere emergenze di calamità naturali come gli uragani, che spesso hanno colpito pesantemente gli Stati Uniti. Le misure includono anche la proroga di un anno della legge sull'agricoltura, insieme a 10 miliardi di dollari in assistenza economica agli agricoltori, nonché l'estensione dei programmi sanitari in scadenza e la limitazione degli investimenti americani in Cina.
Se il pacchetto di fine anno venisse approvato, comporterebbe lo spostamento della scadenza dei finanziamenti governativi al 14 marzo. Inoltre, sarebbe l'ultimo importante provvedimento da parte del parlamento americano, prima dell'insediamento della nuova amministrazione a partire del 20 gennaio.
I legislatori non avevano fatto i conti però con il duo Trump-Musk. Il leader repubblicano ha addirittura minacciato di opporsi attivamente alla rielezione di tutti i repubblicani che avessero sostenuto la legislazione. Come andrà a finire? Se entro oggi non si esce dall'impasse, l'America rivede lo spettro dello shutdown, con milioni di persone che rischiano di rimanere a casa senza stipendio proprio nel periodo natalizio.
L'addetto stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha affermato che "innescare un dannoso shutdown del governo danneggerebbe le famiglie che si riuniscono per incontrare i loro cari e metterebbe in pericolo i servizi di base su cui gli americani, dai veterani ai beneficiari della previdenza sociale, fanno affidamento". Poi ha chiuso in maniera perentoria. "Un accordo è un accordo. I repubblicani dovrebbero mantenere la parola data".