- Lo spread in forte calo dalle elezioni in Emilia
- Le tensioni politiche non sono avvertite come pericolose
- Torna la caccia al Btp italiano
Nonostante i “venti di guerra” che stanno soffiando all’interno del Parlamento italiano, lo spread tra Bund tedeschi e Btp italiani continua a scendere. Talmente tanto da essere arrivato al di sotto dei 130 punti.
Crollo dello spread
Per la precisione, nella prima mattinata di oggi, ha toccato i 128,2 punti, anche se è arrivato addirittura a 125, per poi salire nuovamente. Eppure, come detto, il governo si trova a dover affrontare una resa dei conti interni con lo stesso Premier, Giuseppe Conte, deciso ad assumere un ruolo insolitamente proattivo. Infatti stando a quanto riferisce la stampa, il premier sarebbe intenzionato a verificare la tenuta dell’esecutivo direttamente alle Camere con la fiducia andando addirittura oltre. Infatti ci sarebbe un piano per la sostituzione del gruppo dei rappresentanti di Italia Viva, la corrente con a capo Matteo Renzi. Lo scopo? Quello di mettere in sicurezza il governo stesso.
Piazza Affari regina d'Europa
Insomma, una escalation iniziata con la questione della riforma della prescrizione, vero e proprio casus belli che ha rese manifeste delle tensioni interne ormai di vecchia data. Ma tutto questo non ha scosso i mercati che, non più tardi di ieri, hanno premiato Piazza Affari facendola chiudere in positivo, unica eccezione in un’Europa completamente in rosso. Infatti al suono della campanella il Ftse Mib registrava un +0,12% contro un Cac 40 francese a -0,2%, un Dax tedesco a -0,03% e un Ftse 100 inglese addirittura a -1,09%. Il motivo di tanto ottimismo sul mercato italiano? Molti.
La politica italiana non preoccupa i mercati
Per quanto riguarda il fronte politico gli operatori, abituati da sempre ai tatticismi di palazzo, non si sono fatti impressionare da quanto sta avvenendo ai vertici di governo. Soprattutto in considerazione del fatto che le recenti elezioni regionali in Emilia, hanno messo in luce un PD che ha ritrovato salute e forza proprio nella sua antica roccaforte. La paura della destra antieuropeista è svanita, o per lo meno si è fortemente attenuata, come anche quella di un M5S visto da sempre come una sorta di scheggia impazzita nel quadro politico. In altre parole, nella peggiore delle ipotesi e cioè il voto, ipotesi peraltro lontana, il PD sembra potercela fare.
Caccia ai Btp
Da qui la rinnovata fiducia al Btp italiano paradossalmente apparso, all'interno di un quadro internazionale fortemente condizionato dall'incertezza del coronavirus, come una sorta di oasi. La conferma nei numeri: prima delle elezioni il Btp viaggiava con un rendimento dell’1,22%, ieri non andava oltre lo 0,91%. Parallelamente lo spread scendeva da 155 punti ai 128 citati all’inizio. Non solo, ma proprio a causa dell’epidemia cinese, il rallentamento economico porterà nuovamente in scena le banche centrali. E quando si parla di banche centrali e di politiche di stimolo, i primi protagonisti sono sempre i bond. Anche in questo caso la conferma è nei numeri. Per la precisione in quelli, negativi, del Btp con scadenza triennale che è stato collocato con un -0,1%. Record storico.