Quando tornerà tutto alla normalità e l'economia e i mercati faranno un rimbalzo tale da far dimenticare completamente gli effetti recessivi del Covid-19? In genere gli economisti sono concordi nel considerare il 2021 l'anno del riscatto, in quanto i vaccini riusciranno finalmente a debellare la causa che ha determinato questo sconquasso generale.
Secondo il capo economista di Invesco, John Greenwood, la ripresa economica avverrà in maniera più graduale, passando attraverso più fasi nelle quali ancora dobbiamo lottare con gli effetti nocivi del virus.
Previsioni 2021: le tre fasi per il ritorno alla normalità
L'esperto considera la prima fase, corrispondente al primo semestre del 2021, quella dove vi sarà una distribuzione capillare dei vaccini e la trasmissione di grandi misure di stimolo monetario e fiscale da parte rispettivamente delle Banche Centrali e dei Governi.
Il primo trimestre sarà ancora troppo condizionato dalla presenza del Covid che imporrà altre chiusure a singhiozzo, mentre il secondo avrà una traiettoria più definita per via della disponibilità del vaccino che immunizzerà gran parte della popolazione mondiale.
La normalità vera e propria però verrà raggiunta in una seconda fase, che coincide con il secondo semestre 2021, dove imprese e consumatori riprendono fiducia e rimettono in piena funzione tutta l'economia. In questa fase saranno rilanciati gli investimenti e l'occupazione tornerà a crescere.
La terza fase, che inizierà nel 2022, combacia con la fine degli stimoli e quindi con un graduale aumento dell'inflazione. Questa dovrebbe essere la fase della stabilizzazione e del consolidamento, in cui l'esperienza pandemica sarà lasciata definitivamente alle spalle.
Previsioni 2021: outlook sui vari Paesi
L'analista di Invesco traccia un quadro dei vari Stati in cui la ripresa economica dovrà avvenire. L'Asia è quella che ne esce meglio dalla pandemia ma, nel momento in cui l'economia riprende a correre, avrà più difficoltà con le esportazioni asiatiche previste in calo.
Ciò non toglie che Cina e Giappone in primis riporteranno dati di crescita sicuramente apprezzabili. Il Dragone dovrebbe continuare nel 2021 al ritmo annuale di crescita del 5-6% annuo, mentre il Sol Levante avrà un PIL del 2,5%, con un'inflazione dello 0,2%, molto al di sotto della media degli altri Paesi a livello mondiale.
Gli Stati Uniti sono visti in crescita del 3,8% nel 2021, con un'inflazione che arriverà fino al 2,2%. Tuttavia la situazione per l'Amministrazione Biden non sarà facile. Il piano antipandemico da 900 miliardi è già un passo avanti, ma ancora alcuni settori chiave come compagnie aeree, hotel e ospitalità dovranno fare i conti con profonde turbative di mercato.
L'Europa è il Continente che avrà una crescita più veloce. Nell'area Euro il PIL aumenterà del 4,5% e i prezzi non andranno oltre l'incremento dell'1%. A supportare l'economia la grande presenza della BCE che garantirà le condizioni monetarie favorevoli per tutto l'anno prossimo. Il Regno Unito aspetta solo la spinta di un accordo con l'Unione Europea per una Brexit senza traumi. A tal proposito le previsioni sono per un PIL in salita del 6% nel 2021 e un'inflazione all'1,2%.