Finalmente è stato raggiunto un accordo. Il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell ha annunciato che i leader repubblicani e democratici hanno raggiunto un’intesa riguardo il pacchetto di stimoli da 900 miliardi di dollari. L'accordo segna la risoluzione di un acceso dibattito al Congresso durato molti mesi sui nuovi soccorsi durante la pandemia e non si può di certo ignorare il prezioso ruolo del presidente uscente Donald Trump, il quale ha insistito molto sul sistema dei pagamenti diretti alle famiglie.
Il pacchetto di aiuti consisterà in un assegno da 600 dollari per ogni cittadino americano e 300 dollari settimanali per l’indennità di disoccupazione alla maggior parte dei cittadini statunitensi senza lavoro. Il pacchetto di stimoli è ridotto rispetto al CARES Act da 2,2 trilioni di dollari approvato a marzo, ma è alla pari con il pacchetto di stimoli da 787 miliardi di dollari firmato nel 2009 dal presidente Barack Obama.
USA: ecco dettagli stimoli per aziende e famiglie
Negli Stati Uniti il 2021 si apre con un po' di sollievo per le famiglie e piccole imprese. La maggior parte dei cittadini americani con reddito sotto i 75mila dollari annui per i single e sotto i 150mila dollari per le coppie riceveranno 600 dollari a testa. Importo che può salire quindi fino a 2400 dollari nel caso di una coppia con due figli a carico, purchè sotto quella soglia di reddito.
I pagamenti avverranno per assegno o bonifico bancario diretto da parte dell'Agenzia delle Entrate statunitense. A questo aiuto si aggiunge un supplemento di 300 dollari sull'indennità di disoccupazione settimanale erogata dagli Stati agli aventi diritto, per le successive undici settimane. Per quanto riguarda le piccole imprese vi è qualcosa di simile ai “ristori” italiani, ma la principale differenza è che Oltreoceano sono stati versati con grande rapidità in passato.
Si tratta di un piano di prestiti da 284 miliardi, atto a supportare le piccole aziende che sono state esposte alle restrizioni. L'accordo include inoltre 15 miliardi di dollari per le compagnie aeree e 82 miliardi per l'istruzione, in particolare per favorire la riapertura di scuole e asili nido. Altri 13 miliardi vengono destinati alla lotta alla fame.
Sette miliardi di dollari serviranno a garantire accesso ad internet ad un maggior numero di americani, compresi 3,2 miliardi per le famiglie a basso reddito e 1,9 miliardi per rimpiazzare le tecnologie di rete che pongono rischi per la sicurezza nazionale. Per la distribuzione dei vaccini sono previsti aiuti per 30 miliardi. Altri 4 miliardi vanno invece all'alleanza internazionale per la lotta al virus.
900 miliardi tuttavia, è una mini-manovra rispetto a quel che volevano i democratici, ovvero di 2,2 trilioni di dollari come da piano originario. Inoltre, manca tutto il capitolo dei trasferimenti agli Stati che in questo momento sono la parte più fragile della finanza pubblica: molto esposti negli aiuti sociali, nelle spese sanitarie d'emergenza, ma impossibilitati a finanziarsi sui mercati come può farlo il Tesoro.