- Commerzbank avverte i suoi investitori: meglio vendere i Btp
- Le analisi della banca parlano di un debito-Pil che nel 2020 arriverà al 150%
- Passo indietro dell’Ue: arrivano le scuse all'Italia
La seconda banca tedesca, peraltro a partecipazione statale (il 15% è in mano al governo) suggerisce ai suoi investitori più importanti di vendere Btp. Btp sui quali, peraltro, Commerzbank è sposta per 9,5 miliardi di euro.
La view di Commerzbank
Come se non bastassero le tante polemiche nate in seno all'Europa, adesso ci si mette anche la Commerzbank che consiglia di vendere i titoli di stato italiani. Il motivo? Presto saranno junk. Alla base di tutto questo una nota di Michael Leister, responsabile della Strategia tassi di Commerzbank che prevede un downgrade per il debito italiano dopo le ampie misure economiche prese per la crisi nata con la pandemia.
Un aumento del debito
Il governo italiano, infatti, per contrastare l'epidemia da Coronavirus e supportare l’economia in crollo, sta prendendo misure forti ed economicamente rilevanti. E per farlo dovrà inevitabilmente contrarre debito. Un debito che, però, vista la situazione già fragile dei conti di stato italiani, non potrà che zavorrare ulteriormente il sistema produttivo nonché il rapporto debito-Pil. Per il 2020, infatti, la banca tedesca prevede il 150%. Numero che, con ogni probabilità, porteranno ad un downgrade del debito italiano.
Problemi in Europa
Previsioni che, sebbene legittime, arrivano in un momento estremamente delicato. Non solo perché l’Italia deve fare i conti con un’epidemia che ha causato oltre 13mila morti, ma anche perché attualmente in Europa è molto acceso il dibattito sulle misure comuni a sostegno dei conti pubblici dei paesi coinvolti. Dibattito che ha creato una vera e propria spaccatura all’interno dell’Ue. Infatti se da un lato alcune nazioni come l’Italia e la Spagna chiedono a gran voce interventi di supporto attraverso strumenti in stile coronabond, gli altri, Germania in testa, si oppongono strenuamente. Tanto da mettere in serio pericolo l’Unione stessa.
Le scuse all’Italia
Intanto si registra un passo indietro da parte della presidente della Commissione ue Ursula von der Leyen che ha confermato lo stanziamento da parte dell’Unione di circa 100miliardi di euro a favore delle nazioni più colpite. Un cambio di passo che si concretizzerà, secondo quanto dichiarato dal numero uno della Commissione, con prestiti garantiti da tutti gli Stati membri.