Amazon, Alphabet e Meta Platforms sono in prima linea per sostenere gli sforzi sull'energia nucleare con l'obiettivo di triplicarne l'utilizzo a livello mondiale entro il 2050. L'iniziativa è stata annunciata oggi a margine della conferenza CERAWeek di S&P Global a Houston e si concretizzerà attraverso un impegno guidato dalla World Nuclear Association.
"Il sostegno senza precedenti annunciato oggi da alcune delle aziende più influenti del mondo per triplicare la capacità nucleare globale entro il 2050 invia un chiaro segnale per accelerare i cambiamenti politici, finanziari e normativi", ha dichiarato Sama Bilbao y Leon, direttore generale della World Nuclear Association.
Le Big Tech hanno firmato l'impegno insieme a colossi dell'energia e della chimica, tra cui Occidental Petroleum e Dow Inc., nonché a istituzioni finanziarie quali Bank of America, Goldman Sachs e Morgan Stanley. Tale impegno, che non è vincolante, è stato adottato per la prima volta nel dicembre del 2023 da più di 20 Paesi in tutto il mondo nell'ambito del crescente sostegno all'espansione dell'energia nucleare.
Energia nucleare: cosa stanno facendo le Big Tech USA
Il sodalizio rappresenta un passo importante e riflette la consapevolezza crescente che i reattori nucleari svolgeranno un ruolo cruciale nella transizione dai combustibili fossili verso un'energia più pulita. In particolare, si tratta di un'intesa che riveste un'importanza fondamentale per le grandi aziende tecnologiche che stanno investendo nei data center. Questi hanno bisogno di una quantità abnorme di energia per alimentare i sistemi di intelligenza artificiale, e le energie rinnovabili come quella eolica o solare non sono al momento sufficienti.
Dopo anni di reticenza, ora i governi sembrano più accondiscendenti verso il nucleare, anche grazie a una maggiore sicurezza mostrata dai nuovi reattori. Pertanto, hanno iniziato ad appoggiare i piani per la costruzione di più centrali atomiche. "Investire e ampliare l'accesso all'energia nucleare pulita, affidabile e competitiva in termini di costi è fondamentale per il progresso industriale", ha dichiarato Edward Stones, vicepresidente di Dow per l'energia e il clima.
Amazon Web Services lo scorso anno ha messo in piedi un mega-progetto da oltre 500 milioni di dollari, annunciando una serie di partnership. Ad esempio, ha siglato una collaborazione con il consorzio statale americano dei servizi pubblici Energy Northwest per lo sviluppo di quattro reattori SMR in grado di alimentare con energia nucleare oltre 770 mila abitazioni.
Allo stesso tempo, ha stabilito una partnership in Virginia con Dominion Energy per lo sviluppo di piccoli reattori nucleari modulari denominati SMR. Infine ha investito in X-energy, sviluppatore del reattore modulare avanzato Xe-100 che è tra le tecnologie energetiche pulite più sicure e affidabili.
Anche Google, la società controllata da Alphabet, è molto attiva. Nel 2024 ha firmato un accordo con Kairos Power per acquistare energia nucleare prodotta dai suoi mini-reattori modulari. Uno dei reattori entrerà in funzione entro la fine del decennio in corso. Per gli altri si prevede l'attività entro il 2035.
Quanto a Meta Platforms, a dicembre scorso il gigante di Menlo Park ha reso pubblico un invito agli sviluppatori nucleari a presentare proposte per aiutarlo ad aggiungere fino a quattro gigawatt di nuovo nucleare negli Stati Uniti.