La scorsa settimana si è chiusa in maniera tormentata per i mercati finanziari, mettendo in crisi gli investimenti a livello globale. Il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump ha seminato nuovamente il panico tra gli investitori
annunciando nuovi dazi, mentre la
Federal Reserve continua a far resistenza per evitare di ridurre i tassi di interessi.
Nel frattempo, il mercato del lavoro degli Stati Uniti ha mostrato cenni di cedimento, con il tasso di disoccupazione che nel mese di luglio è aumentato e il numero di nuove buste paghe finito al di sotto delle aspettative del mercato nello stesso periodo.
Il sentiment degli operatori di mercato è stato scosso, ma fino ad allora gli investimenti si sono mantenuti vivi. Secondo i dati riportati da Bank of America, nella settimana fino al 30 luglio i mercati azionari globali hanno registrato afflussi di capitale per 19,6 miliardi di dollari e le obbligazioni hanno aggiunto 19,2 miliardi di dollari.
Si tratta di uno dei flussi di denaro più forti mai registrati, sottolineano gli strategist della banca americana. Inoltre, i fondi di criptovalute hanno incamerato circa 1,9 miliardi di dollari di afflussi, mentre dalla liquidità sono stati ritirati ben 11,9 miliardi di dollari.
Quest'anno, le azioni globali hanno raggiunto un livello di afflussi di 640 miliardi di dollari, il terzo più alto di sempre. E da sole, le azioni statunitensi hanno attirato 59 miliardi di dollari.
Investimenti: ecco dove puntare
Questa analisi fa pensare che gli investitori conservino un approccio positivo in generale verso il mercato, in particolare nei confronti delle azioni statunitensi. Gli strategist di BofA però invitano alla cautela.
"Il momentum a breve termine delle Big Tech Usa è ora sovraesteso, alimentato dall'ottimismo sulla spesa esponenziale per l'intelligenza artificiale", ha scritto il team guidato da Michael Hartnett. Tuttavia, ora "i trader rialzisti hanno bisogno di nuovi massimi per rimanere long", hanno aggiunto.
Per questo motivo, gli esperti preferiscono puntare su altri asset. "Rimaniamo long sulle azioni internazionali poiché gli investitori globali bilanceranno la crescita Usa con i titoli value del resto del mondo", hanno affermato.
Inoltre, gli strategist della banca USA vedono una continua sovraperformance delle small-cap cinesi, un mercato ancora "ampiamente sotto-investito". Il motivo per indirizzare gli investimenti verso questi titoli è dato dai "segnali di stabilizzazione nelle tendenze del credito, dei consumi e del settore immobiliare".
Tra l'altro, Hartnett e il suo team apprezzano le azioni quotate a Hong Kong, indicando come catalizzatori la forza delle esportazioni cinesi verso il resto del mondo e il potenziale alleggerimento dei dazi di Trump. Infine, in un contesto macro caratterizzato da tariffe e sanzioni, gli strategist di BofA hanno una visione strutturale rialzista su oro e criptovalute.