Uno dei temi più dibattuti da quando l'intelligenza artificiale si è insinuata nell'economia moderna riguarda la possibile distruzione di posti di lavoro generata dalla nuova tecnologia. L'AI (Artificial Intelligence) generativa è in grado di creare testi, immagini e video di fronte a delle specifiche richieste degli utenti, sostituendo lavori ripetitivi del personale delle aziende. Questo significa che alcuni lavori sono già diventati obsoleti e molti altri rischiano di scomparire con l'evoluzione e lo sviluppo di questa tecnologia.
Il rischio è molto concreto perché alcune tra le più grandi aziende che hanno sposato in pieno l'intelligenza artificiale come Alphabet e Microsoft negli ultimi mesi hanno messo in campo licenziamenti di massa. Se altri non lo hanno fatto finora è solo perché non sono così avanti nei progressi relativi all'applicazione della nuova tecnologia.
Intelligenza artificiale: le prospettive sui posti di lavoro
Un segnale preoccupante in questa direzione proviene da un sondaggio condotto questa settimana dal fornitore di personale svizzero Adecco Group, che ha interpellato 2.000 grandi aziende in Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Germania, Giappone, Spagna, Canada, Australia e Singapore, operative nei settori che includono la difesa, il farmaceutico, la sanità, l'industria e la logistica.
Dalle interviste emerge che il 41% si aspetta di avere una forza lavoro minore nei prossimi cinque anni a causa dell'intelligenza artificiale. "Quasi tutti i posti di lavoro saranno influenzati dall'AI in un modo o nell'altro", ha affermato l'Amministratore delegato di Adecco, Denis Machuel. Tuttavia, il CEO ritiene che non ci sarà solo una perdita di forza lavoro, perché altre occupazioni verranno create proprio grazie alla nuova tecnologia.
"L'intelligenza artificiale può essere un killer di posti di lavoro e anche un creatore degli stessi. Dieci anni fa c'era questa grande paura che molti posti di lavoro sarebbero stati distrutti dal digitale, quando in realtà molti sono stati generati. Tra i posti di lavoro creati dall'AI e i posti di lavoro distrutti, crediamo che questo sarà bilanciato", ha detto. Le parole di Machuel sono in sintonia con un altro studio del World Economic Forum del 2023, da cui è emerso che un quarto delle aziende intervistate stima una perdita di posti di lavoro per via dell'AI mentre la metà ha detto di aspettarsi che la tecnologia ne svilupperà di nuovi.
Questo significa però, secondo Machuel, che le aziende dovranno formare il personale per lavorare con l'intelligenza artificiale. In questo, il sondaggio rivela che la stragrande maggioranza non abbia ancora fatto grandi progressi nell'adozione della tecnologia. Tuttavia, qualcosa si sta muovendo. "Ci siamo già impegnati nella formazione e nell'aggiornamento delle competenze delle persone per conto dei nostri clienti", ha affermato Machuel. "Abbiamo venduto molti progetti di consulenza e l'aumento che vediamo in questo è piuttosto interessante".