L'intelligenza artificiale si è insinuata prepotentemente nell'economia moderna e oggi rappresenta la principale sfida per le aziende che vogliono mantenere alta la competitività nel mercato in cui operano. La maggior parte dei settori ormai è stata coinvolta nell'utilizzo della nuova tecnologia e la capacità di destinare risorse per lo sviluppo e l'implementazione può fare la differenza.
La rivoluzione in atto dovrà affrontare problemi di regolamentazione e non da ultimo quello molto dibattuto della possibile
perdita di una certa quantità di posti di lavoro (Intelligenza artificiale: nei prossimi 5 anni crollo dell'occupazione). Tuttavia, ogni grande evoluzione tecnologica che ha impresso un cambiamento profondo alla nostra società si è scontrata con aspetti di questo tipo, la cui soluzione talvolta è stata più naturale di quanto si era immaginato.
L'ingresso di Internet, ad esempio, ha reso obsoleti molti lavori, ma nel contempo ne ha creati altri. È cambiato solo il modo di concepire il lavoro. Allo stesso modo, l'intelligenza artificiale probabilmente comporterà il licenziamento di molte persone, o la redistribuzione delle stesse in altre mansioni dietro adeguata formazione. In altri termini, probabilmente la società dovrà essere riqualificata, con un nuovo addestramento per obiettivi che interrompono i legami con il passato e si proiettano verso nuovi orizzonti.
Intelligenza artificiale: chi saranno i vincitori
Le società che riusciranno a spuntarla nella sfida dell'intelligenza artificiale saranno probabilmente quelle in grado di interagire in maniera più stretta con la nuova tecnologia.
Il settore dei chip è un esempio emblematico. Colossi come Nvidia e Advanced Micro Devices hanno visto aumentare le loro entrate a dismisura grazie ai loro progetti legati ai chip AI (Artificial Intelligence). Su questo si è scatenata una guerra tecnologica senza soluzione di continuità tra USA e Cina, con strette e divieti finalizzati a impedire all'altro di primeggiare in un ambiente molto delicato. Huawei si sta rivelando di grande importanza strategica per Pechino, in quanto alcuni colossi come Tencent e Alibaba si appoggiano ai chip AI forniti dal produttore di smartphone per sopperire alle disposizioni del Dipartimento del Commercio USA che proibiscono alle aziende statunitensi di esportare semiconduttori di prima fascia in Cina.
Il settore sanitario ha tutte le caratteristiche per essere un altro grande vincitore. Attualmente migliaia di start-up AI in tutto il mondo sono in fermento per farsi largo in un'area che potrebbe trovare grandi applicazioni. L'intelligenza artificiale, infatti, può dare una spallata decisiva per il miglioramento delle diagnosi sia sotto il profilo dell'efficacia con risultati più attendibili, sia sotto l'aspetto dell'efficienza riducendo i tempi di attesa. La tecnologia può anche supportare il personale medico nell'attività terapeutica, nei monitoraggi di routine, nei controlli di sicurezza e nei rapporti generali con il paziente. Tra l'altro, può aiutare il medico a prendere decisioni migliori e tempestive sulla base del quadro clinico dell'utente e delle prospettive di guarigione. Soprattutto, l'intelligenza artificiale è in grado di accelerare i tempi della ricerca scientifica grazie all'analisi di una quantità enorme di dati e informazioni in poco tempo, passando in rassegna una mole di articoli e lavori scientifici per trovare correlazioni e casualità. Tutto ciò per le società farmaceutiche significa un risparmio enorme di costi e una maggiore produttività che favoriscono la crescita nel tempo.
Il boom dell'intelligenza artificiale non può non coinvolgere le società che hanno a che fare con la raccolta dei dati personali, per quanto il terreno in cui le aziende si muovono a volte risulti minato da questioni regolamentari che riguardano la privacy e la proprietà intellettuale. I giganti della tecnologia si stanno adoperando attivamente con contratti milionari con le società del settore per l'utilizzo dei dati raccolti.
Recentemente la piattaforma social Reddit ha siglato un accordo con Google per rendere disponibili i suoi contenuti finalizzati all'addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Questa variante del business dell'azienda con sede a San Francisco è stata una delle ragioni del successo iniziale della sua quotazione in Borsa avvenuta lo scorso mese. Meta Platforms, Google, Amazon e Apple hanno stretto partnership con il fornitore di immagini stock Shutterstock per utilizzare centinaia di milioni di immagini, video e file musicali della sua libreria per l'addestramento AI.
Allo stesso modo Photobucket è tornata alla ribalta dopo oltre 20 anni grazie alla notizia delle trattative con diverse aziende tecnologiche per concedere in licenza i 13 miliardi di foto e video di cui è proprietaria da utilizzare per addestrare modelli di intelligenza artificiale generativa. Nei primi anni 2000 Photobucket rappresentava il principale sito di hosting di immagini al mondo e rappresentava, con i suoi 70 milioni di utenti, la spina dorsale mediatica di servizi molto popolari come Myspace e Friendster. Poi è andata in declino e oggi appena 2 milioni di persone utilizzano i suoi servizi. L'intelligenza artificiale potrebbe farla rinascere, soprattutto perché la società ha contenuti del valore di miliardi di dollari, secondo quanto emerge dalle trattative in corso.
Un'altra azienda in rampa di lancio per condividere i propri dati con i colossi dell'intelligenza artificiale è Automattic, la società madre di Tumblr. L'azienda ha riferito il mese scorso che già sta effettuando condivisioni con alcune aziende selezionate. Non si esclude, quindi, che la cosa possa allargarsi.
Queste ultime due società citate non sono ancora quotate in Borsa, ma un eventuale debutto nei prossimi mesi o anni potrebbe essere di grande successo, specialmente se riusciranno a far leva sul fattore AI che in questo periodo sta infiammando la fantasia degli investitori.