Cosa è il Fondo Europeo per gli Investimenti? Quali sono le sue caratteristiche e gli obiettivi che si prefigge? Come accedere ai finanziamenti e qual'è la sua struttura operativa? Vediamo insieme tutto quello che c'è da sapere sul FEI, acronimo con cui è conosciuto il fondo.
Il Fondo Europeo per gli Investimenti è stato istituito nel 1993 su proposta del Consiglio Europeo di Edimburgo, svoltosi nel dicembre del 1992. Si tratta di un'istituzione sovranazionale dotata di personalità giuridica il cui scopo fondamentale è quello di affiancare le piccole e medie imprese nelle varie fasi di vita aziendale che vanno dalla creazione, alla crescita e allo sviluppo.
Gli azionisti che compongono il capitale del FEI sono: la Banca Europea degli Investimenti che detiene la maggioranza delle quote con il 62%; l'Unione Europea che ha il 30% delle azioni; 30 istituzioni bancarie e finanziarie dell'Eurozona e della Turchia che possiedono l'8% delle quote. In tutto le azioni sono 3.000 e formano il capitale del Fondo che si aggira intorno ai 3 miliardi di euro. La sede del FEI si trova in Lussemburgo.
FEI: caratteristiche e obiettivi
Le politiche comunitarie riguardanti le piccole e medie imprese, che intervengono sotto l'aspetto tecnologico, innovativo e dello sviluppo, vengono implementate attraverso il Fondo Europeo per gli Investimenti.
Quest'ultimo presta garanzie nell'erogazione dei fondi o entra direttamente nel capitale delle imprese. Nel primo caso opera attraverso strumenti come la cartolarizzazione, la concessione di garanzie per crediti, leasing e prestiti in modo da agevolare il credito delle piccole e medie imprese a condizioni vantaggiose. Nel secondo caso interviene attraverso acquisto di azioni, operazioni di venture capital, trasferimenti di tecnologia e finanziamenti con vincoli di subordinazione.
Il fondo d'investimento di cui il FEI si dota per poter effettuare tutte le operazioni è di 18 miliardi di euro, che provengono dal proprio capitale, da fondi conferiti dalla BEI e dall'UE e da versamenti da parte dei singoli Stati membri dell'Europa, nonché da soggetti terzi. Il campo di operatività del Fondo non si limita solo ai Paesi che fanno parte dell'Unione Europea, ma si allarga anche a Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda.
Fondo Europeo per gli Investimenti: struttura operativa
Il Fondo Europeo per gli Investimenti è composto da 4 organi che gestiscono tutta l'attività del Fondo. Essi sono:
- L'Amministratore Delegato. Nominato ogni 5 anni con mandato rinnovabile, è il responsabile della gestione delle risorse del Fondo e riferisce al Comitato Direttivo;
- Il Comitato Direttivo. È composto da 7 membri che restano in carica per 2 anni e che possono essere rinominati. I componenti sono designati da tre gruppi di azionisti e si riuniscono solitamente massimo 12 volte in un anno;
- Il Comitato di Audit. Questo organo si occupa essenzialmente della revisione del bilancio redatto e firmato dall'Amministratore Delegato e verifica il rispetto delle procedure previste dallo Statuto nell'effettuazione degli investimenti;
- L'Assemblea Generale degli azionisti. Essa si riunisce una volta all'anno per l'approvazione del bilancio e varie volte per questioni di carattere informativo.
FEI: come accedere ai finanziamenti
Per poter accedere ai fondi messi a disposizione dal Fondo Europeo per gli Investimenti bisogna intanto essere delle piccole e medie imprese, ossia avere dai 50 ai 250 dipendenti, un fatturato fino a 50 milioni di euro o un bilancio annuo che non superi i 40 milioni di euro.
Le imprese italiane devono presentare domanda a INVITALIA, che è l'Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia. L'istituto offre consulenza aziendale e prospetta i vari piani di accesso alle risorse del Fondo.