La scorsa settimana, gli investitori cinesi hanno canalizzato una quantità record di capitali negli Exchange-Traded Funds (ETF) supportati dall'oro, attratti dalla sicurezza che questo asset offre in un contesto di incertezze globali.
Le tensioni legate alla guerra commerciale tra le due principali economie mondiali, gli Stati Uniti e la Cina, hanno infatti scosso i mercati finanziari globali, spingendo molti operatori a rifugiarsi in investimenti più sicuri come l'oro. Vediamo i dettagli.
Oro: record degli afflussi negli ETF cinesi
Gli afflussi nei principali ETF di oro cinesi, tra cui l'Huaan Yifu Gold ETF, hanno raggiunto un livello record di 7,6 miliardi di yuan la scorsa settimana, secondo i calcoli di Bloomberg. Gli afflussi continuano anche questa settimana, segnalando un interesse crescente per il metallo giallo come bene rifugio.
Questo aumento è avvenuto dopo che l'annuncio di nuove tariffe elevate da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cancellato trilioni di dollari dalle azioni globali, alimentando timori di una recessione.
Dopo che l'amministrazione USA ha portato le tariffe sul “made in China” al 104% (20% + 34% + l’ultimo 50%). Pechino poche ore fa ha risposto portando i dazi sui prodotti USA all'84%.
Questo clima di incertezze politiche e commerciali ha spinto molti investitori cinesi a cercare rifugio nell'oro, un asset storicamente considerato sicuro in tempi di instabilità economica e geopolitica.
ETF oro cinesi: domanda guidata dagli investitori retail
Tradizionalmente, l'oro in Cina viene acquistato come gioielleria per il suo significato culturale. Tuttavia, negli ultimi anni, gli investitori hanno iniziato a preferirlo sempre di più come una copertura contro l'incertezza.
I recenti afflussi negli ETF su oro sono stati principalmente guidati da investitori al dettaglio, secondo quanto riferito da due importanti fornitori di ETF, che hanno preferito rimanere anonimi, si legge su The Business Times. Questo comportamento evidenzia un cambiamento nella percezione dell'oro, da bene di lusso a strumento di protezione contro i rischi economici.
Nonostante gli ETF cinesi sul metallo giallo siano relativamente piccoli rispetto a quelli globali, gli investitori stanno aumentando progressivamente le loro posizioni. Gli afflussi da inizio anno sono già pari a quattro quinti del totale registrato nel 2018.
Se questa tendenza dovesse continuare, gli ETF cinesi potrebbero iniziare a competere con quelli dei mercati sviluppati per quanto riguarda l'impatto sul mercato globale, rileva Michael Hsueh, analista di metalli preziosi presso Deutsche Bank.
Fondi azionari cinesi: a marzo, deflusso di 5,3 miliardi di yuan
Un altro dato rilevante è il deflusso di circa 5,3 miliardi di yuan dai fondi azionari cinesi a marzo, secondo i dati compilati da Bloomberg. Questo segnale indica un cambiamento nel comportamento degli investitori cinesi, che sembrano preferire asset più sicuri come l'oro piuttosto che investire in azioni, a causa della crescente incertezza economica e politica.
Secondo Yu Yingdong, direttore generale di Shenzhen Cowin Asset Management, quando si verifica incertezza macroeconomica, i fondi tendono a fluire verso l'oro e i bond. Questo fenomeno, infatti, distoglie capitali che altrimenti sarebbero stati diretti verso le azioni, aumentando ulteriormente la domanda di oro come bene rifugio.