Dopo anni in cui si sono concentrate sulle energie rinnovabili, le Big Tech americane da un po' di tempo hanno rivolto l'attenzione verso l'energia nucleare. Colossi come Google, Amazon, Microsoft e Meta Platforms hanno stipulato contratti pluriennali con aziende che operano nel settore, in modo da poter rifornire di energia i propri data center che contengono una quantità immensa di dati.
Con il boom dell'intelligenza artificiale, le infrastrutture sono diventate particolarmente energivore e, in un contesto di lotta al cambiamento climatico, è diventato necessario far riferimento a fonti energetiche più in sintonia con l'ambiente. Per molto tempo l'energia nucleare è stata bandita dalla gran parte dei Paesi a livello mondiale, ancora sotto shock per il
disastro di Fukushima in Giappone che provocò circa 30 mila morti.
La paura per il ripetersi di quella catastrofe ha fatto erigere un muro tale da impedire l'entrata di qualunque rischio relativo alla sicurezza. In realtà, secondo i più grandi esperti del settore, le centrali nucleari oggi sono più sicure che mai e l'ignoranza e la disinformazione stanno costruendo una barriera allo sviluppo di una vera e realistica alternativa ai combustibili fossili. Alternativa che ancora le fonti rinnovabili non sono in grado di essere.
Energia nucleare: un bisogno vitale?
Quanto è importante l'energia nucleare in questo momento per i data center? Questi alimentano l'intelligenza artificiale e il cloud computing, i quali hanno bisogno di un flusso abnorme di elettricità per la gestione di una quantità mostruosa di dati.
Secondo il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, l'uso a livello globale di elettricità potrebbe aumentare fino al 75% entro il 2050. Per dare un'idea, i data center si troverebbero a utilizzare più elettricità di intere città.
"Un nuovo data center che ha bisogno della stessa quantità di elettricità di Chicago, ad esempio, non può semplicemente costruire la sua via d'uscita dal problema a meno che non comprenda le proprie esigenze energetiche", ha affermato Mark Nelson, amministratore delegato di Radiant Energy Group. "Quelle esigenze di energia sono per 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno".
Questo significa, per rispondere alla domanda sopra, che l'energia nucleare potrebbe essere non utile, ma indispensabile. Anche perché sotto il profilo delle emissioni, è la più credibile alleata dell'ambiente. "Quello che stiamo vedendo è che l'energia nucleare ha molti vantaggi", ha detto Michael Terrell, direttore senior di energia e clima di Google.
"È una fonte di elettricità priva di emissioni di carbonio, che può essere sempre accesa e funzionante tutto il tempo. E fornisce un enorme impatto economico". In definitiva, questo spiega il motivo per cui le Big Tech stanno puntando su di essa. Secondo gli esperti, ciò potrebbe dare inizio a una vera rinascita del nucleare.