Come una moderna Re Mida, la cantante Taylor Swift sta scomodando i commentatori economici per la spiccata capacità di trasformare in oro, leggasi guadagni, tutto ciò che le gravita attorno: questo ha dato vita alla Taylor Swift economy, meglio conosciuta come Swiftonomics (o anche Taylornomics).
Nata a West Reading, in Pennsylvania, la cantautrice 33enne in 17 anni di attività ha venduto qualcosa come 144 milioni di album ed è considerata una tra le personalità più influenti al mondo, non solo nella musica. “Non si tratta solo di musica, di narrazione o di marchio: Taylor Swift è pioniera di un modello economico", ha detto Dan Egan, Vicepresidente del settore finanza comportamentale e investimenti della società di consulenza Betterment.
Taylor Swift Economy: le ripercussioni sull’economia USA
Le vendite della sua musica, le ore di streaming, i profitti dei concerti (non solo per i biglietti, ma anche per l'ospitalità e il turismo) e molto altro ancora hanno fatto crescere rapidamente la spesa dei consumatori statunitensi quest'anno. Proviamo a vedere come ha fatto Taylor Swift ad influenzare da sola la maggiore economia globale.
I concerti ed i film legati all’Eras Tour, si tratta di 53 spettacoli in 20 città statunitensi, hanno permesso a quella che è già stata ribattezzata “la donna dei record” di incassare qualcosa come 4,1 miliardi di dollari: un vero e proprio record per una singola artista. La cantautrice non è stata l’unica a registrare numeri mai visti: ogni camionista che ha lavorato al tour ha incassato un bonus di 100 mila dollari (in genere questo tipo di emolumenti si attesta a 5-10 mila dollari) mentre l’intero cast dell’Eras Tour, quindi parliamo di tutto lo staff che permette la realizzazione degli eventi (ballerini, tecnici del suono, addetti al catering, al video, all'audio, alle luci, ecc.) ha ricevuto in bonus qualcosa come 55 milioni di dollari.
Gli Swifties, come sono soprannominati i fan, hanno innescato un fenomeno economico mai registrato prima: in ogni città toccata dal tour è stato registrato un forte incremento del giro d’affari. Un biglietto dell'Eras Tour, che in origine costava tra i 49 ed i 499 dollari, presso rivenditori ufficiali come StubHub è stato pagato tra i 500 ed i 7 mila dollari.
Un successo confermato dal Beige Book della Fed di Philadelphia
Nel maggio 2023, la Federal Reserve Bank di Philadelphia nel suo Beige Book ha rilevato che la tappa dell'Eras Tour è stata una manna per l'industria turistica. “Nonostante il rallentamento della ripresa del turismo nella regione in generale, un contatto ha sottolineato che maggio è stato il mese più forte per le entrate alberghiere a Philadelphia dai tempi di maggio è stato il mese più forte per le entrate alberghiere a Philadelphia dall'inizio della pandemia, in gran parte grazie all'afflusso di ospiti per i concerti di Taylor Swift in città”.
L'effetto si è esteso: la serata di apertura del tour a Glendale, in Arizona, ha portato alle imprese locali più entrate del Super Bowl, tenutosi nello stesso luogo all'inizio dell'anno. Dopo due serate di concerti al Paycor Stadium di Cincinnati, in Ohio, l'ente turistico Visit Cincinnati ha riferito che la Swift ha portato 90 milioni di dollari nell'area di Cincinnati. Gli hotel del centro di Cincinnati hanno registrato un'occupazione record (98%) e Visit Cincinnati ha notato che le entrate alberghiere sono raddoppiate rispetto all'anno precedente.
Cole Anderson e Andy Archuleta, ricercatori del Common Sense Institute, stimano che i due concerti di Denver, del 14 e 15 luglio, abbiano contribuito per 140 milioni al Pil dello Stato. Nel caso delle sei date di Los Angeles, l’impatto economico totale è stato stimato a 320 milioni di dollari, con 3.300 posti di lavoro creati, 20 milioni di dollari in vendite e imposte locali sulle vendite e altri 9 milioni di dollari in tasse sulle camere d'albergo.
Secondo i dati della US Travel Association, i fan della Swift spendono in media 1.300 dollari in biglietti, viaggi e abbigliamento per assistere ad una data dell'Eras Tour: una cifra di gran lunga superiore al costo abituale dei concerti ed in linea con l’esborso necessario per assistere al Super Bowl (in cinque mesi la popstar si è esibita l'equivalente di due o tre Super Bowl ogni fine settimana). Nel complesso, i concerti della popstar hanno prodotto un impatto per l’economia USA di 5 miliardi di dollari in altrettanti mesi.
"Se Taylor Swift fosse un'economia, sarebbe più grande di 50 Paesi", ha rilevato Dan Fleetwood, presidente di QuestionPro Research and Insights.
“Riteniamo -ha rilevato la US Travel Association- che l'impatto economico totale abbia probabilmente superato i 10 miliardi di dollari. L'impatto economico totale comprende la spesa indiretta e la spesa di altre persone che si sono unite all'azione intorno agli eventi, ma che non hanno effettivamente partecipato alle manifestazioni”.
Con l’inizio del tour internazionale, questo motore economico è pronto a espandersi in tutto il mondo.