Dopo oltre 20 milioni di contagi e dopo soli due mesi di test umani è arrivato dalla Russia il primo atteso vaccino contro il Coronavirus. Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato ad un meeting con ufficiali governativi la registrazione del primo vaccino al mondo contro l’infezione che ha messo in ginocchio le economie di tutto il mondo. La terapia è sviluppata dall’istituto Gamaleya di Mosca ed è finanziato dal fondo sovrano della Russia.
La produzione di massa e l’immunizzazione dei lavoratori chiave arriverà tra fine agosto e inizio settembre 2020. Il vaccino si chiama Sputnik V, in riferimento al primo satellite artificiale terrestre del 1957. Le attese sono di mettere in circolazione il medicinale, che utilizza due adenovirus, entro il 1° gennaio 2021. Secondo quanto riportato da Kirill Dmitriev, Amministratore Delegato del Fondo Russo per gli Investimenti Diretti, il Paese ha ricevuto richieste preliminari per oltre 20 miliardi di dosi da 20 Stati.
Vaccino anti-Covid russo: dubbi sulla sicurezza
Sebbene Putin abbia dichiarato che il vaccino si è rivelato efficace, che sua figlia si sia vaccinata e che le iniezioni saranno effettuate su base volontaria, molti scienziati hanno sollevato dubbi sulla sua sicurezza, specie considerando la rapidità con è stato sviluppato. Il Governo russo ha comunque dichiarato che i test continueranno anche dopo la distribuzione al pubblico.
Solitamente ci vogliono anni prima di avere un vaccino efficace e sicuro. In tal senso Svetlana Zavidova, direttrice esecutiva dell'Assoziazione di organizzazioni per ricerche cliniche, ha definito lo Sputnik V “un vaso di Pandora”, aggiungendo che non si sa cosa accadrà alle persone a cui verrà iniettato un vaccino non provato.
Dietro l’approvazione di questa terapia c’è una questione di prestigio internazionale: nelle scorse settimane Mosca ha dichiarato che avrebbe vinto la gara per sviluppare e approvare un vaccino in grado di combattere il Coronavirus. Dubbi arrivano anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale ha affermato che il vaccino russo dovrà passare un’attenta e rigorosa valutazione prima di ottenere l’approvazione.