- L'Itaia ha superato la Cina per numero di vittime da Coronavirus e Bergamo lancia l'allarme;
- Il Governo decide di distribuire in diversi giorni il pagamento delle pensioni nei prossimi mesi per evitare assembramenti negli uffici postali.
Le pensioni ai tempi dell'emergenza Coronavirus
Mancano pochi giorni al pagamento delle pensioni di Aprile e il Governo ha messo in campo un piano d'azione per affrotare l'emergenza corona virus senza ricadute negative per i pensionati e i lavoratori di Poste Italiane. In attesa del picco, che potrebbe arrivare tra 2 settimane come ha dichiarato stamattina a Radio 2 il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, il Coronavirus è un nemico che continua a mietere vittime. I dati di oggi fanno segnare in Italia. Gli ultimi dati, proprio della protezione civile, rilevano 41.305 contagi, di cui 4.440 guariti e 3.405 morti. Nonostante tutte le misure restrittive adottate dal governo siamo il Paese con il maggior numero di morti, superiore anche a quello cinese. In un contesto dunque molto complicato, di assoluta emergenza, lo scorrere degli appuntamenti mensili procede. E' dunque tempo di pensare al pagamento delle pensioni, le prime distribuite da quando in Italia si è diffuso a macchia d'olio il numero dei contagi. Siamo infatti in prossimità della data di erogazione, da calendario INPS il 1° aprile da calendario INPS.
Coronavirus: il calendario per ritirare le pensioni
Il rischio concreto degli assembramenti ha portato il Governo a decidere, di concerto con Poste Italiane e INPS, di spalmare su diversi giorni il ritiro della mensilità allo sportello. Le misure messe in campo dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, riguardano sia le pensioni che le indennità di accompagnamento per gli invalidi civili. Tutti coloro che non hanno la possibilità di vedersi accreditato l'importo (il 26 marzo) su Libretto Postale, Banco Posta, Carta Postepay Evolution o Carta Libretto, per questo mese per ritirare la pensione dovranno rispettare una turnazione in base all'iniziale del proprio cognome. Più precisamente, le riscossioni sono state così scaglionate:
- 26 marzo pensionati il cui cognome inizia con le lettere dalla A alla B
- 27 marzo pensionati il cui cognome inizia con le lettere dalla C alla D
- 28 marzo pensionati il cui cognome inizia con le lettere dalla E alla K
- 30 marzo pensionati il cui cognome inizia con le lettere dalla L alla O
- 31 marzo pensionati il cui cognome inizia con le lettere dalla P alla R
- 1 aprile pensionati il cui cognome inizia con le lettere dalla S alla Z
Non avendo ancora certezze su quando si verificherà il picco di contagi e vedendo il numero di positivi al virus crescere in tutta la Penisola, il Ministro ha già anticipato che anche le pensioni di maggio e giugno saranno pagate secondo questi criteri. Non è ancora stata definito l'intervallo quotidiano delle lettere, il Ministro ha però anticipato che le pensioni di maggio e giugno saranno messe in pagamento rispettivamente dal 27 al 30 aprile e dal 26 al 30 maggio. La soluzione di emergenza mossa dalle istituzioni, di cui si era parlato nei giorni scorsi e che attendeva la conferma ufficiale, ha lo scopo di salvaguardare impiegati delle Poste e pensionati dal possibile contagio nel pieno rispetto delle disposizioni attuate per il contenimento dell'epidemia. Di riflesso, però, permette a questi ultimi di percepire la pensione in anticipo rispetto alla normale scadenza, unico aspetto positivo in una situazione di caos che, per cause di forza maggiore, limita oltremodo la libertà individuale di ognuno.