- La Cina sarà il traino dell'economia mondiale nei prossimi mesi;
- Goldman Sachs individua i settori dove la Cina potrà investire per rilanciare l'economia;
- Le prospettive di investimento in Cina non sono cambiate per gli analisti della banca d'affari americana
La Cina è ormai pronta a ripartire e a fare da traino all'economia mondiale nelle prime fasi post-pandemia. Il fatto di essere stato il primo Paese ad aver contratto e ad aver domato il Covid-19 la pone indubbiamente in una posizione di vantaggio rispetto agli altri. La presenza del Dragone sarà di fondamentale importanza sia sul lato della domanda che su quello dell'offerta, nel panorama del commercio mondiale. Probabilmente dovrà muoversi in un ambito in cui i rapporti a livello geopolitico sono compromessi da un clima di sfiducia che si è venuto a creare per via dei sospetti legati ai laboratori di Wuhan. Ragion per cui la diplomazia cinese dovrà lavorare in tal senso per rasserenare le relazioni e ammorbidire le tensioni. A tal proposito, Pechino ha rimosso i dati su 79 prodotti americani, con esenzioni che entreranno in vigore il 19 maggio del 2020 e perdureranno fino al 18 maggio 2021. Questo farebbe pendant per paradosso con la dichiarazione di Donald Trump, con il Presidente USA che non intende rinegoziare la fase 1 dello storico accordo stipulato il 15 gennaio di quest'anno.
Per Goldman Sachs il settore sanitario sarà catalizzatore
Dal canto suo l'ex impero Celeste continua ad alleggerire le restrizioni delle attività con la riapertura di strade, scuole, fabbriche, ristoranti e centri commerciali per riprendere la normalità nel Paese. Partendo da questo, gli analisti di Goldman Sachs tracciano un ipotetico percorso che l'economia cinese potrebbe seguire nei prossimi tempi. L'aspetto cruciale che dovrà essere valutato con grande attenzione riguarda la Sanità, perché l'epidemia determinerà in futuro una crescita nel settore sanitario che farà da catalizzatore nei prossimi anni. Il sistema medico verrebbe completamente riorganizzato per essere pronti a reagire in maniera tempestiva ad altri eventuali shock di questo tenore. Di conseguenza è lecito attendersi un'esplosione della spesa sanitaria che faccia aumentare la domanda di strutture mediche e diagnostiche, integratori alimentari, farmaci su prescrizione, prodotti per la persona.
In sostanza le previsioni degli esperti di Goldman Sachs si inquadrerebbero perfettamente nel programma di riorganizzazione della sanità che era stato tracciato dal Presidente Xi Jinping nel 2016 e che ora potrebbe solamente ottenere un processo di accelerazione. Tale programma, denominato Healthy China 2030 si pone come obiettivo quello di creare la basi per lo sviluppo economico e sociale futuro del Paese. Il progetto, infatti, cerca di coniugare i quattro pilastri su cui si poggia, ossia la priorità della salute, l'innovazione, lo sviluppo scientifico, l'equità e la giustizia. Per la realizzazione il Governo di Pechino è pronto a investire moltissimo foraggiando l'industria cinese del farmaco ma allo stesso tempo garantendo migliori standard di sicurezza.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs non solo il settore sanitario uscirà più forte da questa pandemia, ma anche quello dell'e-commerce e dei servizi online. In questo periodo di quarantena il fatto che molta gente è stata costretta a rimanere a casa ha fatto crescere la domanda di intrattenimento online e dello streaming. Questo ha comportato che molti negozi fisici hanno deciso di registrare la loro presenza online e sicuramente potrebbe essere il preludio per una lunga fase di crescita di tutto il settore.
Anche l'old economy comunque ha ripreso lentamente a camminare. Gli esperti sottolineano che il settore industriale che comprende il consumo di carbone, di acciaio, gli immobili, ecc. è tornato a livelli che si possono considerare storicamente normali. A supporto di questo vale la pena ricordare i dati di aprile sulla produzione industriale cinese diminuita su base annuale solo dell'1,1% a fronte di un consensus del -7,3% e con una precedente rilevazione che era del -13,5%.Anche l'export dello stesso mese ha ripreso il suo eccellente percorso con una crescita del 3,5% quando gli analisti si aspettavano un -15,7%. Ciò dà l'idea dell'indirizzo che ha preso l'economia cinese dopo la fase critica.
Investire in Cina conviene oggi?
Per Goldman Sachs non è cambiato nulla, nonostante il periodo nero che ormai sembra lasciato alle spalle. Le opportunità ci saranno sempre nel Paese asiatico, sia per consolidare il settore industriale che procede spedito, ma anche per testare il settore dei servizi che è destinato ad aumentare la sua produttività attraverso la fusione di modelli di business che comprendono l'online e l'offline. Gli investimenti nell'innovazione tecnologica garantiranno un accesso alla new economy con un ragionevole controllo del rischio. La cartina di tornasole riguardo l'ottimismo degli analisti della banca d'affari americana è rappresentata dall'andamento delle Borse cinesi. Gran parte delle società quotate nei principali listini hanno praticamente azzerato le perdite subite ad inizio pandemia e ora si apprestano a cavalcare un nuovo trend rialzista.