Un recente studio della City University of London ha evidenziato come tra il 2015 e il 2018 Donald Trump abbia twittato un numero considerevole di notizie relative al Messico. I tweet sono riusciti a influenzare negativamente il tasso di cambio tra il dollaro USA e il peso messicano, che come evidenziato dallo studio nel 2016 avrebbe subito addirittura un improvviso calo del 13%.
Tra i circa 14.500 messaggi inviati dal Presidente USA dal suo account ufficiale, 438 distribuiti in 239 giorni sono stati riferiti al Messico. Dalle analisi svolte tra il primo gennaio 2015 e il 2 febbraio 2018 dalla dott.ssa Allyson Benton, docente di Politica Economica Internazionale alla City University of London, sembra che questo sia stata una delle cause dell’elevata volatilità del cambio dollaro/peso durante il periodo.
Messico: oltre la variabile Trump l'impatto Covid-19
Ma se i tweet di Trump spostano gli equilibri mondiali, ad oggi lo scenario del Messico non sembra essere dei migliori. Questa volta a dettare la scelta è stata l’emergenza legata al Covid-19. Il 21 aprile 2020 il Banco de México ha deciso di abbassare il tasso di interesse overnight di 50 punti base, dal 6,5% al 6% proseguendo il taglio espansionistico della politica monetaria iniziato a novembre 2018. Prima del taglio di aprile, il 21 marzo il Banco del México aveva abbassato i tassi di interesse dal 7% al 6,5%.
Le misure adottate per impedire la diffusione della pandemia hanno influenzato considerevolmente l'attività economica del Paese ed hanno portato a revisioni significative delle aspettative economiche che prevedono una forte contrazione dell'attività produttiva durante la prima metà del 2020. Le informazioni sono ancora limitate, ma le stime iniziali suggeriscono che durante la prima metà del 2020 il PIL del Messico potrebbe diminuire di oltre il 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Questi fattori hanno portato il Banco de México a ridurre significativamente i tassi di interesse in modo da poter attuare alcune misure straordinarie per favorire il corretto funzionamento dei mercati finanziari. Allo stesso modo ha implementato misure di stimolo fiscale per mitigare gli effetti negativi sull'occupazione e sul reddito delle famiglie e delle imprese. Queste misure insieme a quelle precedentemente annunciate ammontano al 3,3% del PIL 2019.
In questo contesto, dove le condizioni finanziarie globali si sono notevolmente deteriorate e le view sul Paese centro americano non sono positive, molti istituzionali hanno rivisto le composizioni di portafoglio indirizzandosi verso attività a più basso rischio e verso la riduzione delle partecipazioni nelle attività economiche. Questo ribilanciamento ha portato a un deprezzamento della valute e un livello elevato di volatilità nel mercato. Il peso messicano è arrivato a perdere quasi il 37% durante il picco pandemico.
Nel secondo trimestre del 2020 infine sono arrivati anche i giudizi e i downgrade da parte delle principali agenzie di rating. Questo il quadro sul Paese delle quattro principali agenzie: S&Poor’s BBB e outlook negativo, Moody's Baa1 e outlook negativo, Fitch BBB- e DBRS BBB. Per tutte il Messico è a pochi notch dal non-investment grade.
Forex: il quadro tecnico del cambio Mxn/Usd
Se lo scenario macro non è positivo il quadro tecnico rileva una fase di attesa, dopo una rapida svalutazione. Lo scenario tecnico del cambio Usd/Mxn sembra perfettamente in sincronia con l’evoluzione dell’emergenza di Covid-19 a livello globale. Dal 19 febbraio 2020, data in cui il peso valeva 18,54, ad oggi la valuta messicana ha perso il 28,82% del suo valore, con un picco del 36,49% a fine marzo. Una repentina svalutazione che ha coinvolto quasi tutti i mercati emergenti. Attualmente il cross si trova in una banda di oscillazione laterale con un supporto statico in area 23,26, poco al di sopra del livello S1 mensile a 23, anche soglia psicologica e una resistenza in area 25. In questo caso lo sviluppo tecnico delle prossime settimane sarà strettamente legato all’andamento della pandemia. Se ci sarà una seconda ondata lo scenario potrebbe peggiorare con una rottura a rialzo sopra il massimo della banda laterale. In caso contrario, il peso potrebbe tornare a testare area 23 per poi puntare verso target più ambiziosi.
Messico: come investire per puntare sulla rivalutazione del peso messicano?
I mercati emergenti stanno soffrendo la crisi sanitaria in modo evidente. L’indice MSCI Emerging Markets (Eur) ha perso l’11,91% negli ultimi tre mesi con un recupero di performance nell’ultimo mese del 9,19%. Ma se negli Stati Uniti l’indice S&P 500 ha lasciato sul terreno il 12,84% e in Europa l’indice DAX segna una flessione nel periodo nell'ordine del 19,80%, si può dire che i mercati emergenti stanno alzando le difese.
ETF che comprendono più Paesi sudamericani: Amundi MSCI Latin American Emer Ucits, HSBC MSCI Em Latin America Ucits, iShares MSCI Em Latin Amer Ucits Distr, Lyxor MSCI Em Latin America Ucits, Xtrackers MSCI Em Latam Swap Ucits
ETF che investono solo sul mercato messicano: Xtrackers MSCI Mexico Ucits, iShares Mex Cap Ucits Etf Usd Acc
Sul mercato obbligazionario, il più appetibile per gli alti rendimenti nel periodo pre-Covid, le quotazioni sono tutte ampiamente sopra la pari a seguito del taglio dei tassi di interesse. Le obbligazioni a breve termine (2-3 anni) che prima della crisi quotavano sotto la pari, ad oggi si acquistano ad almeno quattro punti sopra i 100. Ad oggi il rendimento facciale molto elevato è ridimensionato dal valore del corso. In aggiunta il rapido deprezzamento della valuta lascia molti dubbi sulle possibili evoluzioni future.