Warren Buffett: ecco cosa c'è da sapere sull'acquisto di BofA | Investire.biz

Warren Buffett: ecco cosa c'è da sapere sull'acquisto di BofA

20 nov 2024 - 14:00

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Warren Buffett ha acquistato le azioni BofA nel 2011. Ancora oggi la banca americana rappresenta una quota importante nel portafoglio di Berkshire Hathaway, ecco perché

Il rapporto di Warren Buffett con le banche non è stato sempre idilliaco. Negli anni '80 il guru della finanza ebbe a che fare con una vicenda torbida legata a Salomon Brothers, un istituto di credito implicato in uno scandalo sulle aste dei titoli di Stato.
 
All'epoca il capo di Berkshire Hathaway - il conglomerato finanziario che controlla e guida dal 1965 e che aveva acquistato una grossa partecipazione nella banca americana - fu costretto a testimoniare davanti al Congresso sulla vicenda e si lasciò andare a una dichiarazione che riassume tutto il suo pensiero sull'importanza della reputazione. "Se mi fai perdere soldi sarò comprensivo, ma se mi fai perdere la reputazione sarà spietato", disse.
 
Al di là di questo episodio increscioso, Buffett non è troppo appassionato delle banche, in quanto preferisce maggiormente società con un prodotto che si distingue o comunque con un brand in grado di respingere la concorrenza. Tuttavia, ritiene che anche una banca ben gestita possa generare un ottimo rendimento per il capitale. Bank of America (BofA) rientra in questa categoria.
 
 

Warren Buffett: l'acquisto di BofA

Nel 2011 BofA si stava rialzando dallo shock della grande crisi del 2008. I problemi ancora c'erano, non ultimo una causa da 10 miliardi di dollari intentata da AIG (American International Group), la compagnia assicurativa che la accusava di aver venduto titoli cartolarizzati legati a mutui sopravvalutati attraverso la sua unità Merrill Lynch. Le azioni BofA a Wall Street erano arrivate a perdere fino a oltre il 95% del loro valore dal picco del 2006. Fu a quel punto che Buffett vide delle potenzialità e decise di scendere in campo.
 
L'investimento fu di 5 miliardi di dollari in azioni privilegiate, che staccavano un dividendo del 6% annuo e che BofA avrebbe potuto riacquistare in qualsiasi momento con un premio del 5%. Inoltre, Buffett si assicurò opzioni per 700 milioni di dollari da esercitare entro il 2021 a un prezzo d'esercizio di 7,14 dollari. Nel 2017 la Berkshire Hathaway convertì le azioni privilegiate in azioni ordinarie, per un valore di scambio di 17 miliardi di dollari. Mentre le opzioni furono esercitate, con le azioni in Borsa che in quel momento quotavano 23,58 dollari (oltre tre volte lo strike price).
 
 

Warren Buffett: perché acquistò BofA

Cosa spinse realmente Warren Buffett a puntare su un'azienda finanziaria in difficoltà che si stava appena riprendendo? Il prezzo delle azioni era conveniente, ma chi conosce un po' l'approccio agli investimenti del miliardario 94enne sa bene che questo non basta per lanciarlo nell'acquisto. Buffett tiene conto di un elemento qualitativo di un'azienda tanto importante quanto imprescindibile: il management. "Anche una banca se ben gestita può dare ritorni interessanti sul capitale", per ribadire il concetto espresso una volta dall'oracolo di Omaha.
 
Le redini di BofA erano state prese da Brian T. Moynihan, dopo le dimissioni nel 2010 dell'Amministratore delegato Ken Lewis. Buffett aveva una grande considerazione nelle capacità del nuovo top manager dell'azienda di credito, soprattutto in merito alla sua politica di razionalizzazione dei costi per rendere redditizia la banca. In realtà così fu e nel 2017, come abbiamo visto, Buffett ruppe ogni indugio e fece di BofA la sua seconda partecipazione nel portafoglio di Berkshire, dopo quella di Apple. 
 
 
 

Le vendite recenti

Negli ultimi mesi, la luna di miele tra Warren Buffett e Bank of America è sembrata essersi interrotta. Nel luglio 2024, Berkshire ha iniziato a scaricare le azioni, vendendo fino alla fine del mese complessivamente 90,4 milioni di azioni e incassando la cifra di 3,8 milioni di dollari.
 
Tra il 30 luglio e il 1° agosto, il re del value investing ha ceduto altri 19,2 milioni di azioni. Un nuovo smantellamento è arrivato a settembre con 863 milioni di azioni messe sul mercato. All'inizio di ottobre ha liquidato 338 milioni di unità e infine un ultimo scarico di circa 9,5 milioni di azioni, che ha ridotto la quota di Berkshire in BofA sotto la soglia del 10%.
 
Questo fatto è importante perché ora la società con sede a Omaha non è più costretta a comunicare sistematicamente le operazioni effettuate sulle sue partecipazioni nella banca americana, ma può limitarsi a dare contezza nel suo rapporto trimestrale attraverso il modulo F-13. 
 
BofA rimane ancora una quota importante nel portafoglio di investimento di Berkshire, ma resta una domanda nell'ambiente di Wall Street: perché Buffett ha venduto pezzi significativi del pacchetto di una società che stima molto? Anche con le azioni Apple ha operato uno smantellamento corposo, il che fa molto riflettere.
 
Premesso che il magnate non fornisce alcuna motivazione circa le sue operazioni finanziarie per non avere noie con le autorità di regolamentazione, le ipotesi fatte da analisti e investitori sono diverse. C'è chi sostiene che Buffett sia preoccupato per una recessione in arrivo negli Stati Uniti che andrà a colpire in particolar modo gli istituti finanziari, tra cui proprio Bank of America.
 
Altri ritengono che Buffett voglia accumulare liquidità (325,2 miliardi di dollari alla fine di settembre 2024) in attesa di fare un grande acquisto. Altri ancora sostengono che il grande investitore non veda BofA più redditizia come lo era prima, alla luce dei tagli ai tassi di interesse che la Federal Reserve sta effettuando a partire da settembre. Qualunque sia la motivazione, sarà il tempo a fare chiarezza, come è successo sempre dopo ogni mossa di Warren Buffett.
 
 
 

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